La Roccella incontra Gandolfini per pianificare un'offensiva comune contro i diritti di gay e donne


All'interno della sua crociata atta ad imporre il "modello di famiglia" deciso da Fratelli d'Italia che si fonda su rigide regole riguardo al sesso dei genitori, la ministra Eugenia Roccella ha incontrato una delegazione del "Family Day" (di cui fu portavoce) per discutere di contrasto all'omogenitorialità, di contrasto alla libertà di scelta delle donne e di lotta ai corsi di educazione al rispetto nelle scuole.
Gandolfini ha annunciato di aver «presentato un elaborato del "Family Day" sulle politiche a sostegno della famiglia e della natalità» alla ministra Roccella, sostenendo di essersi «trovati in perfetto accordo sui principi fondamentali», ovvero «difesa della vita, la famiglia costituzionalmente definita e la libertà educativa, sui quali costruire la civiltà del nostro Paese e una società più attenta ai diritti dei più fragili e indifesi».
Nel gergo della lobby di Gandolfini, la «difesa della vita» indica la loro volontà di limitare la libertà di scelta delle donne e il diritto di scelta dei malati terminali, non certamente di chiedere che i bambini che muoiono nel Mediterraneo siano salvati. La loro idea di «famiglia costituzionalmente definita» si basa sul loro sostenere che una Costituzione che non definisce mai il sesso sei coniugi imporrebbe che la famiglia spetti solo a chi condivide i loro pruriti sessuali. La «liberà educativa» indica invece il loro sostenere che ogni genitore omofobo debba poter corrompere all'odio la prole senza rischiare che la suola possa insegnargli rispetto.
«Per tutti questi motivi ci siamo inoltre reciprocamente assicurati sostegno nel contrastare le colonizzazioni ideologiche che minano l’umano e mercificano la persona -ha proseguito Gandolfini- Abbiamo infatti convenuto che stiamo vivendo un momento difficile sul piano culturale ma anche ricco di possibilità per contribuire ad elaborare provvedimenti legislativi che concretizzino i suddetti principi. Esprimiamo pertanto la nostra soddisfazione di poter collaborare attivamente con una maggioranza e un governo che largamente condividono le azioni e i principi che promuoviamo fin dal Family Day del 2015».
Il principio fondante del "Family Day" del 2015, dove Giorgia Meloni annunciò di essere restata gravida al di fuori del matrimonio, furono la contrarietà di Gandolfini a qualunque tipo di tutela e di diritti per chiunque non condividesse i suoi pruriti sessuali da neocatecumenale che vive un'unione matrimoniale infeconda (motivo per cui lui ha potuto adottare decine di figli in quanto eterosessuale). E da una battaglia contro le unioni civili sono passati ad una battaglia contro la genitorialità.
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