Lucia annunziata sbrocca davanti all'ideologia che Eugenia Roccella vorrebbe imporre


Alla faccia delle pari opportunità. La ministra Roccella è andata Lucia Annunziata a confermare che i diritti dei bambini delle famiglie arcobaleno si scontrano con il modello ideologico che loro vogliono costruire. Un modello ispirato alla propaganda di Mosca che sarebbe incentrato sulla promozione di una fantomatica "famiglia tradizionale", ovviamente rappresenta da una tizia abbandonata dal padre che fa figli ad di fuori del matrimonio e un padano che continua a correre dietro alle ragazzine.
Ed è in nome della loro ideologia che sono pronti a calpesta i diritti e le tutele di bambini in carne e ossa. Tanto ha fatto perdere la pazienza a Lucia Annunziata:


La Roccella era andata in studio a dire: «Non esiste una negazione dei diritti dei bambini, tutti in Italia hanno gli stessi diritti. Il problema è che queste coppie spesso, quando tornano in Italia, non accettano il riconoscimento del padre biologico e chiedono di essere iscritti all’anagrafe entrambe».
Un problema che la destra non ha mai avuto quando si tratta di genitori eterosessuali che vengono trascritti, che la Roccella sostiene citando la peggior propaganda delle organizzazioni forzanoviste: «Il problema è il modello antropologico e giuridico della filiazione. Siamo nati tutti dal grembo di una madre: quella, non è più una madre? È un contenitore che va escluso dal modello che stiamo costruendo?».
Davanti a quel delirio, la Annunziata ha osservato che «questo si può fare senza surrettiziamente, mi perdoni, senza chiudere in Commissione del Senato le politiche europee per poi bloccare la trascrizione dei certificati di nascita dei figli già nati: prendetevi la responsabilità di farle queste leggi, ca**o».

La Roccella ha poi promesso che la meloni emanerà nuove leggi che mirano a negare riconoscimenti alle famiglie a loro sgradite. Evidentemente per loro la priorità è togliere diritti, non rispondere ai problemi reali del paese. E davanti ad una sanità pubblica che va allo scatafascio, all'occupazione in diminuzione e ai soldi che verranno sperperati in inutili ponti sullo stretto, la loro priorità è quella di vietare a donen che vivono in altri Paesi di poter dare figli a coppie gay.
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