Don Bianchi se la prende con imprecisati «satanisti» che ce l'avrebbero con san Giuseppe


Mirco Bianchi è il parroco leghista di Gatteo a Mare, noto per le sue crociate contro le famiglie gay e contro i diritti delle minoranze. Dopo i feroci attacchi dei giorni scorsi alle famiglie omogenitoriali e i suoi elogi ad una Giorgia Meloni che renderà orfani centinaia di bambini, è in occasione della festa del papà che scrive:



Non sappiamo dove don Bianchi veda «satanismi». Ma se consideriamo il personaggio, è probabile che quella sia la risposta a chi ha osato commentare il suo precedente post:



Eppure la Bibbia è piena di casi in cui la famiglia non è una sola come amano sostenere lui. Oltre ai casi in cui interviene lo spirito santo o un maschio può sposare qualcuno dando dei soldi al padre, è in Genesi 16 che la Bibbia legittima una GpA:

Sarai, moglie di Abram, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, Sarai disse ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli». Abram ascoltò la voce di Sarai. Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nel paese di Canaan, Sarai, moglie di Abram, prese Agar l'egiziana, sua schiava e la diede in moglie ad Abram, suo marito. Egli si unì ad Agar, che restò incinta. Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei. Allora Sarai disse ad Abram: «L'offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho dato in braccio la mia schiava, ma da quando si è accorta d'essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!». Abram disse a Sarai: «Ecco, la tua schiava è in tuo potere: falle ciò che ti pare». Sarai allora la maltrattò tanto che quella si allontanò.

Ed è curioso che a loro vada bene chi propone simili violenza, ma poi negano le trascrizioni ai bambini nati da donne che non erano schiave e che neppure si sono fatte pagare per offrirsi di generare figli per altri.
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