L'Umbria Pride 2023 sarà gemellato con il Kyiv Pride


Dopo l’evento “Fra guerra e pace” che il 10 dicembre 2022 ha portato a Perugia alcune delle attiviste del Kyiv Pride per parlare delle ripercussioni della guerra sulla comunità LGBTQIA+, Omphalos e le altre organizzazioni del coordinamento annunciano il gemellaggio tra l’Umbria Pride 2023 e il Kyiv Pride della capitale Ucraina. Un gemellaggio che unirà le manifestazioni finali delle due città.

«Il nostro impegno per sostenere la comunità LGBTQIA+ ucraina continua con questo importante gesto simbolico –commenta Lorenzo Ermenegildi Zurlo, segretario di Omphalos LGBTI– Sabato 24 giugno il grande corteo dell’Umbria Pride sarà idealmente legato alle nostre compagne e compagni del Kyiv Pride. Per dar forza e sostegno ad una comunità che in tempo di guerra vede accentuate privazioni dei diritti umani e civili, per continuare a chiedere un cessate il fuoco e un ritiro immediato delle truppe russe dal territorio ucraino e affinché il popolo ucraino possa ritrovare pace e libertà. L’Umbria Pride sarà quindi in piazza anche per le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans*, queer, intersex e asessuali ucraine».

Già nel 2022 il corteo finale dell’Umbria Pride era stato aperto dalle bandiere del Kyiv Pride e del Kharkiv Pride, che hanno sfilato per le strade di Perugia in segno di solidarietà con la comunità LGBTQIA+ e tutto il popolo ucraino. Omphalos si è inoltre mobilitata sin dall’inizio del conflitto, anche attraverso il proprio Centro Antidiscriminazioni, per accogliere e sostenere le persone LGBTQIA+ in fuga dall’Ucraina.

«Le nostre compagne e i nostri compagni ucraini non sanno ancora se quest’anno potranno tenere liberamente il loro Pride nella città di Kyiv o se le bombe che continuano a cadere in gran parte del paese lo impediranno –continua Ermenegildi Zurlo– Questo gemellaggio è per noi particolarmente importante per tenere alta l’attenzione e far sentire ancora una volta la vicinanza e il pieno sostegno della comunità umbra e italiana a tutto il popolo ucraino. Non possiamo fermare la guerra con le nostre mani, ma insieme possiamo continuare a chiedere di far avanzare la pace!».
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