Attilio Negrini torna a coprirci di insulti


Forse Attilio Negrini pensa che pubblicare iniziali false possa esonerarlo dalle sue responsabilità penali, dato che le sue invettive diffamatorie sono rivolte a tale P.B. e non ai reali autori di Gayburg. Ma se lui ritiene di poter elogiare il fascismo perché eccitato da come il duce proibisse alle donne di poter giocare a calcio, ci pare evidente sia nostro diritto poter contestare la sua aberrante tesi senza essere insultati. Ancor più se quella esternazioni rientrano nella sua attività pubblica da promotore di comizi anti-gay e nel suo sostegno ad un sindaco di destar che lui promette si impegnerà nel creare false contrapposizioni tra le famiglie e i loro figli gay:



In una lunga invettiva in cui le idee sono state sostituite da insulti, Negrici ci definisce «repressi» e «ignoranti». Insulta Renzi senza spiegare quale sarebbe il nesso, parla a casaccio della sua contrarietà alla farina di grillo e tira in ballo i monaci dicendo che loro sarebbero alla base della tradizione culinaria italiana. Poco chiaro è perché associ i coiti maschili ai monaci, ma subito passa ai soliti insulti omofobi sostenendo che gli amici dei gay sarebbero «amichetti», che i gay penserebbero solo al sesso o che i gay vadano associato al «rosa» perché non ritenuti virili al pari del suo Pillon.
Ci permettiamo di dissentire dal suo sostenere che Mario Adinolfi «ci sovrasta di almeno 100 spanne», perché quella sarà magari la sua opinione (confermando quanto da noi scritto) ma non rappresenta certamente un dato di fatto. E se ci definisce «odiatori seriali», potrebbe spiegarci perché ci definisca tali visto che è lui a trascorrere le sue giornate a insultare tutti sui social?

Premettendo che l'ultimo nostro pensiero sarebbe quello di «dargli fastidio» visto che a noi è molto utile come gazzetta padana che rilancia tutto ciò che passa nei sottogruppi dell'integralismo organizzato, lo troviamo a scrivere:



Con buona pace per Negrini, un conto è dichiarare che a lui non piace il calcio femminile, un altro è dire che lui trova "divertente" sottese le vittime del fascismo a cui Mussolini negò il diritto di non essere ritenute destinate a ricoprire il ruolo di "angelo del focolare".

A conferma di come dietro le lobby omofobe ci siano sempre le stesse persone, sulla sua pagina compare il solito Martino Mora. Anche lui si premura di insultarci gratuitamente, inventandosi che noi saremmo cattivi perché osiamo portare i loro discorsi in ambienti diversi da quelli a cui loro si rivolgono:



Ci piacerebbe capire quando mai avremmo «insultato» il signor Negrini, dato che i suoi insulti li abbiamo visti anche nel suo messaggio odierno ma mai gli abbiamo ricolte parole lontanamente simili a quelle che lui ci vomita contro. Casomai lo abbiamo contestato, cosa che la Costituzione prevede sia lecito fare davanti a opinioni pubbliche espresse da un tizio organizza convegni omofobi con Gianfranco Amato aperti al pubblico finalizzati a diffondere l'istoria "gender"
E chissà se il suo minacciare imprecisati provvedimenti giudiziari voglia essere una intimidazione o solo un tentativo di diffamare persone incensurate.

Riguardo al suo definirci «ignorante», apprendiamo che lui ritiene che Vittorio Feltri sia «una persona intelligente» mentre urla che lui vorrebbe aiutare i leghisti trentini ad ammazzare mamma orsa dopo aver abbandonato a morte certa i suoi cuccioli:



Date le premesse, il fatto di non piacergli parrebbe costituire motivo di vanto.
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