Dolce & Pillon. Il leghista recluta lo stilista per le sue campagne contro le famiglie gay

L'ex senatore leghista Simone Pillon sostiene che lui e le lobby che lui rappresenta avrebbero "vinto" la loro guerriglia contro le famiglie gay perché Domenico Dolce ha ripetuto per l'ennesima volta la sua personalissima contrarietà alle famiglie omogenitoriali.

Se parrebbe del tutto ideologico il suo citare a casaccio la Domenica delle Palme, il buonsenso ci suggerisce che il suo cercare col lanternino qualcuno che gli dia ragione non rappresenti un qualcosa che andrebbe ritenuto "game set partita". Anche perché sarebbe molto più più semplice trovare cattolici convinti che Pillon offenda la loro religione.
Eppure la propaganda dell'estrema destra ama cercare di istigare i poveri di spirito alla loro ideologia sostenendo che singole opinioni possano essere elevate rappresentanza di intere comunità e vadano usate per istigare odio, un po' come facevano i nazisti con gli ebrei. E se anche un idiota capirebbe che quella di Dolce è una sua personalissima scelta, secondo Pillon quella scelta andrebbe imposta agli altri perché ritenuta conforme al pensiero unico delle lobby integraliste.
Già nel 2017 Domenico Dolce si offrì come alleato delle destre contro il matrimonio egualitario. Ed anche in quell'occasione la propaganda populista cercò di usarli per sostenere che la sua personale opinione dovesse essere ritenuta espressione di tutti i gay del globo terracqueo.

Nelle ore precedenti, il leghista aveva insultato il presidente statunitense. Da leghista che si occupa di promuovere omofobia 465 giorni all'anno, è ricorrendo al loro proverbiale benaltrismo che si è messo a sbraitare che lui non riteneva che le vittima delle sue campagne d'odio meritassero di avere ricevere:

Noto pe la sua propensione a sostituire le argomentazioni con gli insulti, Pillon pare eccitarsi nello scrivere che la transessualità sarebbe una "scemenza ideologica". Peccato che quella sia una identità che esiste dall'alba dei tempi. E neppure ci pare che Pillon si occupo di pace o crescita economica dato che sui social non fa che urlare che parlare di quanto gli piacerebbe discriminare le persone lgbt.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
L'organizzazione forzanovista Provita Onlus cerca di sostenere che Domenico Dolce sarebbe uno di loro
Can Yaman posa in mutande per Dolce e Gabbana
Gennaro Lillio da urlo nello spot di Light Blue Sun
Stefano Gabbana torna a denigrare la comunità gay perché si considera superiore ad essa
Continua lo sciacallaggio. Il Tg1 intervista Gabbana per sostenere che siano Dio e i gay a non volere il matrimonio egualitario
Secondo i seguaci di Amato, la nuova campagna di Dolce & Gabbana è opera del demonio