Il pastore Carollo attacca il 25 aprile


La destra pare molto infastidita dalla festa della liberazione dal nazifascismo, spesso sentendosi nel dovere di sminuirla. E così non dovrebbe stupirci che anche il pastore Luigi Carollo inveisca contro il 25 aprile, sostenendo che lui non si senta "libero" mentre combatte contro la libertà di scelta delle donne e contro la libertà dei gay a poter vivere le loro vite senza dover subire i suoi insulti:



Poco chiaro è perché citi a caso Gesù, sostendo che andrebbe opposto akla liberazione dal nazifascismo. E tra i commenti si sprecano gli "amen" davanti alle sue dichiarazioni politiche contro gli eroici sacrifici dei partigiani:



Ad elogiarlo c'è anche la solita Manuela Antonacci, redattrice di Riccardo Cascioli, membro di Provita Onlus e co-fondatrice delle Sentinelle in Piedi, ossia il gruppo integralista che manifestava contro la libertà delle famiglie gay. Ed è lei che tenta di riscrivere la storia, inventandosi false contrapposizioni tra i partigiani comunisti e quelli "cattolici":



Insieme a Carollo, anche l'ex consigliere leghista Fabio Tuiach, dichiaramente fascista, ha usato Dio contro chi ci liberò dal nazifascismo:



Ed ovviamente sogna di essere massacrato e occupato dai suoi amati russi:



Tra gli elogi di Mirko De Carli, esponente del partito omofobo di Adinolfi, e del solito blogger omofobo che posa con Roberto Fiore, il pastore evangelico si lancia anche nel dire che lui non vuole che con le tasse delle sue vittime si possano offrire cure mediche alle persone contro cui lui promuove discriminazione:



In realtà, dato che lui non è l'unico a pagare tasse, pare ovvio che quei soldi non siano suoi. E se qualcuno potrà non gradire il fatto che lo stato paghi alcuni dei servizi di cui lui usufruisce, pare inaccettabile il suo chiedere che alle sue vittime sia negata l'assistenza medica. Sarà che lui nutre astio contro interi gruppi sociali, ma sostenere che si dovrebbero calpestare i loro diritti costituzionali per compiacere il suo sostenere che quelle vite non merito rispetto non pare un atteggiamento molto cristiano.
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