La Pasqua di Adinolfi diventa pretesto per inveire contro gli altri


Anche a Pasqua il fondamentalista Mario Adinolfi tenta di creare inutili divisioni, dicendo che il suo odio contro interi gruppi sociali deriverebbe dal suo sostenere di aver preferito Gesù a chi è vittima delle sue invettive. Ed è proprio nel giorno di Pasqua che risfodera quel "noi contro loro" che fu alla base dell'intera propaganda nazifascista:



Curioso è il suo sostenere che essere omofobi e votati al razzismo sarebbe sintomo del voler "vivere coerentemente" con un Gesù che predicava amore e non odio. E non meno opinabile è il suo teorizzare che per vivere con una vaga morale sarebbe necessario credere che ci sia qualcuno che la giudica. Quindi lui ritiene sia assurdo fare qualcosa perché la si ritiene giusta, la fa solo perché si aspetta un premio divino in cambio.
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