Provita Onlus invoca il bavaglio per i preti che non condividono la loro ideologia


L'organizzazione forzanovista Provita Onlus pare molto ipocrita. Se solo pochi giorni fa invocavano la "libertà di espressione" contro chi ha protesta per la loro richiesta di leggi liberticide che impongano il predominio di Jacopo Coghe sul corpo delle donne, oggi urlano che il vescovo dovrebbe impedire un incontro sul rispetto che contrasta col loro sostenere che la religione debba essere usata per promuovere omofobia:



Attraverso una nota stampa a firma di Toni Brandi, l'organizzazione forzanovista si dice offesa da chi osa dissentire dal loro dire che il dio di Putin sarebbe un'entità malvagia utile a legittimare ogni discriminazione:

Siamo sconcertati e allarmati dall’iniziativa promossa, lo scorso 20 aprile, dalla parrocchia di Santa Maria Maggiore nel comune di Poirino, in provincia di Torino, dal tema “L’amore nelle sue forme ed espressioni: sessualità, emozioni, sentimenti. Lgbtq+, tra conoscenza e rispetto” con relatore il parroco don Domenico Cravero, “consulente in sessuologia”.
Nonostante il condivisibile intento di promuovere una cultura del rispetto e della convivenza civile, lascia interdetti che una parrocchia si sia fatta promotrice di un evento riconducibile alla galassia Lgbtqia+ e dunque a quelle che sono le sue istanze ideologiche: gender, sessualità fluida, carriera alias e transizione di genere per i minori nelle scuole fino anche alla barbara pratica dell’utero in affitto. Ci lascia, però, ancor più sconcertati e sinceramente sorpresi il silenzio di monsignor Roberto Repole, arcivescovo di Torino, al quale ci siamo appellati con due lettere ufficiali, prima dello svolgimento dell’evento stesso. L’unica risposta avuta è stata quella che l’arcivescovo “è stato informato”, ma non abbiamo avuto ulteriori riscontri né il minimo impegno di un intervento che invece appariva coerente e doveroso.

Sarò che Jacopo Coghe sogna di comandare a bacchetta tutte le donne, ma pare abbastanza comico mentre urla che il vescovo dovrebbe dire quello che vuole lui. Ed è altresì surreale non perda occasione per citare cose a caso con cui istigare i suoi neri proseliti alla discriminazione, invocando il solito spettro "gender" e il suo fastidio verso una scuola che non impone torture psicologiche ai ragazzi a loro sgraditi.

Ed è altresì noioso il loro citare il Papa a casaccio per sostenere che la religione vada usata come pretesto all'odio_

L’ideologia gender, portata avanti proprio dal mondo Lgbtqia+, è stata infatti più volte condannata da Papa Francesco nel corso del suo Pontificato. Un’ideologia che mira al sistematico smantellamento della famiglia naturale fondata da un uomo e una donna e del diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà oltre che della libertà educativa di questi ultimi. Non vediamo quindi nessuna ragione plausibile per il mancato intervento dell’arcivescovo nel bloccare questa iniziativa.

In realtà quelli da lui citati sono slogan di Russia Unita, non versi della Bibbia. E fa sorridere che parlino di "libertà educativa" quando chiedono un divieto ad ogni educazione al rispetto dopo aver elogiato la maestra che imponeva rosari e olio santo ai suoi studenti.

Don Cravero è un parroco, psicologo e psicoterapeuta, attivo nelle comunità sociali. Probabilmente a Brandi farebbe bene ascoltare le parole di un esperto, così da capire che il monfo non ruota attorno ai suoi pregiudizi.
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