Provita Onlus all'attacco della Cei per il mancato supporto alla loro ideologia


L'organizzazione forzanovista Provita Onlus sostiene che il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, dovrebbe rendere conto a loro del perché ritenga che la legge sull'interruzione volontaria di gravidanza sia una norma che «nessuno pensa di mettere in discussione».



Toni Brandi, in qualità di presidente dell'organizzazione forzanovista, sostiene che occorrerebbe «chiarire quali diritti, o meglio cosa si intenda per tali. Siamo certi che il cardinale Zuppi non consideri l’aborto un diritto. Ma se “nessuno” mette in discussione la 194, allora i nascituri non avrebbero diritto alla vita in palese violazione della legge morale naturale».
Se è curioso che Brandi abbia la pretesa di decidere cosa dovrebbero pensare gli altri, surreale è come sostenga esisterebbe una fantomatica «legge morale naturale» che dovrebbe garantirgli il diritto di imporre la sua volontà agli altri.

Evidentemente incapace di comprendere che Zuppi separa la orale cristiana dalle leggi di uno stato laico, inizia a dire che il volere dei Papi andrebbe imposto per legge:

La Chiesa da sempre ha affermato, attraverso le parole dei Papi, l'iniquità dell'aborto. Papa Francesco, in più di un'occasione, ha definito l’aborto come un vero e proprio omicidio, per giunta accostando questa pratica a quella dell'assunzione di un sicario.
E anche i discorsi e i documenti di Benedetto XVI e di san Giovanni Paolo II sono stati sempre inequivocabili.

Peccato che i Papi possano dire ciò che vogliono, ma che la legge sia altro. Ed è indicativo che Brandi dica che lui se ne frega delle cause che possono portare alcune donne a decidere contro il suo volere:

È vero, come dice Sua Eminenza il Cardinale Zuppi, che le questioni non sono quasi mai bianche o nere, e che c'è una vasta zona grigia in cui si deve fare discernimento.
Ma se una legge permette la volontaria uccisione del più indifeso e debole degli esseri umani, il bambino nel grembo della mamma, non riusciamo a vedere dove sarebbe questa zona grigia. Perciò auspichiamo che presto Sua Eminenza voglia aiutare i fedeli nel discernimento, chiarendo che la legge 194 è oggettivamente iniqua e contraria alla legge naturale e quindi al Magistero della Chiesa.

Insomma, Brandi vuole che Zuppi dica quello che dice lui, confondendo feti e bambini mentre dice che lui non riesce a capire perché una vittima di stupro potrebbe scegliere di non far nascere il figlio del suo stupratore.
E non chiarisce cosa andrebbe chiarito, dato che il cardinale è stato abbastanza chiaro dicendo che la legge 194 non si discute o che, riguardo alll'eutanasia, dichiara che una persona ha diritto a non soffrire. Non è stato abbastanza chiaro?
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