Provita Onlus pare essersi accorta solo oggi che il loro esposto contro Fedez e Rosa Chemical è stato archiviato


L'organizzazione forzanovista Provita Onlus pare essersi accorta solo oggi che il loro assurdo esposto contro Fedez e Rosa Chemical è stato archiviato settimane fa. Ed anche questa volta si sono messi ad insultare i giudici, ritenendo che sia inaccettabile che qualcuno guardi alla verità dei fatti anziché prendere per buono il racconto ideologico creato dalla loro propaganda.

Attraverso un cominciato stampa, Jacopo Coghe, Carlo Giovanardi e l’avvocato Valerio Cianciulli dichiarano:

Veniamo a conoscenza, come al solito da fonti di stampa, che il Gip di Imperia avrebbe archiviato il nostro esposto che segnalava gli atti osceni e sessualmente espliciti mimati da Fedez e Rosa Chemical alla finalissima del Festival di Sanremo. Secondo tali fonti non si trattò di atto osceni in luogo pubblico perché la diretta delle 22:50 in mondovisione (con fusi orari di ogni tipo) non era nella fascia oraria protetta e quindi si è svolta “in una fascia oraria non destinata alla visione da parte di persone di età inferiore ai 14 anni”. Rileviamo che quella sera nella TV di Stato, per accedere alla quale siamo obbligati a pagare un canone, la trasmissione in diretta del Festival è stata seguita solo in Italia a quell'ora da 14 milioni di spettatori. Quando avremo il piacere di leggere la decisione del Gip scopriremo se davvero sia colpa delle migliaia di genitori che guardavano una gara di canzoni con i loro bambini averli fatti assistere ad atti che in fascia protetta sarebbero osceni e atti a turbare il comune senso del pudore.

Curiosa è la teoria di Coghe per cui ciò che scandalizza lui andrebbe ritenuto un qualcosa che dovrebbe scandalizzare i bambini, da lui abusato come pretesto per imporre la sua ideologia da uomo adulto ossessionato dalla sessualità altrui. Curiosa è la sua teoria sul pubblico, sul fatto che gli adulti dovrebbero necessariamente essere "genitori" o sui bambini che verrebbero "turbati" da un bacio.

Promettono così che loro insisteranno nel far perdere tempo alla giustizia sperando di trovare qualcuno che possa aiutarli a ottenere una limitazione alla libertà di espressione di chi non è omofobo quanto loro sono loro:

Continueremo comunque nella nostra azione in tutte le sedi che l'ordinamento permette, convinti come siamo che le decine di migliaia di firme raccolte in sostegno del nostro esposto e le reazioni negative nell'opinione pubblica a quella esibizione volgare ed offensiva, valgano molto di più di una decisione a dir poco discutibile.

Non è chiaro se Coghe sostiene che le leggi si facciano col televoto e che le presunte firme (che lui ha raccolto e che solo lui ha contato, quindi prive di qualsivoglia verifica) dovrebbero determinare gli esiti dei processi. Con buona pace per la sua organizzazione e per la minoranza di italiani che lui rappresenta, in Italia sono le leggi e non le raccolte firme delle organizzazioni di estrema destra a definire gli esiti dei processi o l'archiviazione di denunce infondate.
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