Pur di insultare Luxuria, la De Mari si inventa che solo i "dementi" andrebbero dallo psicologo

Silvana De Mari e Gianfranco Amato
In quella che pare una sistematica violazione dei più basilari principi etici e morali, nonché una chiara violazione al codice deontologico del giornalista, il quotidiano di Maurizio Belpietro cerca istigare i suoi neri lettori al più cieco odio transfobico parlando al maschile di Vladimir Luxuria.

L'articolo è ovviamente a firma della solita Silvana De Mari, ossia quella anziana signora che pare passare le sue nere giornate a insultare i gay e a negare la scienza. Forse incapace di comprendere semplici testi nella nostra lingua, la signora non pare capire che se svariati scienziati ritengono che l'omofobia rwppresenti una patologia, invitare Pillon e Adinolfi a chiedere aiuto a dei professionisti non significa dire che sarebbero "dementi" come giura lei.
Se pare altresì evidente che la signora De Nari voglia solo insultare e promuovere odio, pare inwualificabile il suo insultare chiunqe vada da uno psicologo sostenendo che tuttivi loro pazienti andrebbero considerati "dementi".
Se sinceramente fa rabbrividire anche la violenza ideologica con cui la signora cerca di tirare in ballo Dio, probabilmente convinta che la destra non saprebbe che farsene di una religione che non può essere usata per istigare odio. Fatto sta che scrive:



Sinceramente c'è da stupirsi che i lettori di Belpietro non susino quelle pagina come carta igienica davanti allo scempio rappresentato dai cosiddetti "articoli" della signora De Mari, sempre molto attenta a riservare odio e insulti a chiunque dissenta dal pensiero del suo venerato Putin.
I nostri complimenti vanno a Belpietro, dato che ci vuole davvero molto coraggio a non provare vergogna per pubblicare certe cose.
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