È morta Maria Giovanna Maglie

Maria Giovanna Maglie
È morta, alletà di 70 anni, Maria Giovanna Maglie. Nemica dei diritti civili e delle minoranze, nel 2019 voleva uccidere Greta Thumberg e quanti manifestavano contro i cambiamenti climatici. Vicina a Salvini, fece di tutto per attaccare il modello di accoglienza di Mimmo Lucano, insultò chi difendeva i diritti gay e attaccò il pontefice perché ritenuto non sufficientemente razzista. Ebbe da ridire anche su Mahmood, incoraggiando i populisti a parlare di «meticciato».

Come sottolinea Adinolfi, a dare l'annuncio della sua morte è stata Francesca Chaouqui, che sarebbe stata accanto a lei nel momento del decesso:



Francesca Chaouqui fu al centro del cosiddetto Vatilikeas e fu indagata per presunti ricatti alla famiglia Berlusconi. Militante delle lobby omofobe, anche la Chaouqui si mostrò molto vicina a Salvini e non esitò ad attaccare Carola Rackete perché infastidita dal suo salvare vite umane nel mediterraneo.

Apprezzatissima anche dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus, la Maglie si adoperò per cercare di impedire tutele alle vittime di odio cercando di affossare il ddl Zan. A detta sua, il fatto che i reati più gravi fossero puniti dalle leggi era un motivo sufficiente per ritenere intollerabile ogni forma di prevenzione e di contrasto ai discorsi d'odio:



Naturalmente i "motivi abbietti" da lei citati sono a discrezione del giudice, non un atto dovuto in caso di provati crimini derivati da motivi d'odio come previsto da un ddl che finalmente definiva giuridicamente l'omofobia.

Nel 2022 rilasciò un'intervista a Provita Onlus sostenendo che tolleranza e rispetto avrebbero "distrutto l'Occidente" esattamente come dice Putin. Attaccando il Festival di Sanremo, asserì:

Una volta c’era il Festival di Sanremo che aveva un po’ di intrattenimento, ma soprattutto canzoni, tra cui molte belle canzoni. Oggi c’è il Festival del patronato della Rai anzi, forse, il Festival del patronato del direttore di rai uno, Coletta, uno che è fissato col gender fluid, con l’ideologia LGBT, con il politicamente corretto, insomma, con la distruzione dell’Occidente. Il risultato è che nessuno dà retta alle condizioni in cui versa oggi questa manifestazione canora, nessuno se ne occupa seriamente perché quello che conta è mettere su lo spettacolo del “politically correct”. Le canzoni sono oggi, più che altro dei rumori che urtano le orecchie. I nomi dei cantanti invece, sono dei suoni gutturali: si chiamano in genere Federico, Andrea ma nel mondo del politicamente corretto bisogna chiamarsi con nomi tipo “Gugu” o “Dudu”.

In occasione del Congresso delle famiglie di Verona, la signora Maglie andò in televisione a dirsi convinta riguardo all'esistenza di una presunta egemonia mondiale che avrebbe imposto una visione omocentrica che, a detta sua, sarebbe servita a ribaltare la cosiddetta "famiglia naturale". Ovviamente per lei "naturale" era sinonimo di eterosessuale.



A ricordare tutte le sue battaglie contro i diritti civili è la stessa organizzazione forzanovista, la quale ricorda anche il suo sostenere che Dio vada negato a chi non è eterosessuale:



La ricorda anche Salvini, da lei servita fedelmente. Anni fa il padano cercò persino di assegnarla un programma quotidiano di propaganda populista che avrebbe dovuto prendere la fascia serale che fu di Enzo Biagi:



A dirsi certo che Dio abbia premiato le sue campagne contro i diritti civili è anche l'ex senatore leghista Simone Pillon, il quale sscrive:



Insomma, la complottista no-vax (che però si era vaccinata) piaceva molto a una precisa area politica. D'altronde lei stessa ci teneva a sottolineare le sue simpatie fasciste:



Il fatto che a commemorarla sia solo una certa parte politica pare indicativo.
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