Fratelli d'Italia usa gli alluvionati per chiedere l'annullamento del Piacenza Pride, ma è da febbraio che raccoglievano firme per vietarlo


L’Onda Pride 2023 prevede oltre 50 Pride sparsi per l'intera penisola ed inizierà domani, 27 maggio., con il Piacenza Pride 2023.
Si tratta del primi Pride organizzati dopo l'ascesa della destra, sempre più intenzionata a imporre discriminazioni e a guardare con interesse a Ungheria e Polonia. Ed infatti non stupisce che Fratelli d'Italia stia stia già tentando di boicottar l'evento, usando gli alluvionati contro i diritti civili.
Partendo dal presupposto che in piena emergenza la loro priorità è quella di dare tanti soldi a Salvini perché possa costruirsi un suo ponte e parlare di come loro vorrebbero mettere in carcere i gay che osano avere figli contro il loro volere, ai loro elettori raccontano che sarebbe per "rispetto" agli alluvionati che bisognerebbe rinunciare a rivendicare diritti civili:



Attraverso una nota, la consigliera comunale di Fratelli d'Italia Gloria Zanardi si è inventata quella contrapposizione, affermando:

Ritengo totalmente inopportuno che non sia stata valutata la necessità di annullare, o perlomeno di rinviare, la manifestazione, invece il 17 maggio scorso è stata approvata la determina dirigenziale relativa alla collaborazione del Comune di Piacenza all’evento.

Tanto basta per temere che la consigliera stia usando gli alluvionati per uno di quei loro continui e incessanti attacchi al Pd. E sinceramente pare del tutto pretestuosa il suo riferimento ai fondi stanziati, dato che si parla di pochi spiccioli: gli oneri indiretti per l’utilizzo dei beni concessi (pari a 54 euro), degli oneri diretti per manodopera e costi dell'autocarro per la consegna (ammontanti ad 74,90 euro) ed un mancato introito per l’utilizzo dell’Auditorium Sant’Ilario, che ammonta a 361 euro.

Più verosimile è che la signora sia mossa ad ben altri motivi, dato che sui social rivendica il suo insultare i partecipanti al Pride attraverso il suo definire “sfilate folcloristiche” delle manifestazioni a sostegno dei diritti civili:



Potremmo osservare chi volesse constatare la "sobrietà" delle loro sfilate floristiche non avrebbe che da guardare le immagini promozionali che la Meloni ha realizzato durante la sua sfilata mediatica nelle terre alluvionate. Il tutto, peraltro, imbattendosi anche in un suo sostenitore che anche simpatizzante di Mussolini:



La Zanardi sta trascinando la su polemica da giorni, spesso elargendo insulti e offese gratuite ai partecipanti della manifestazione, cercando di creare pretesti con cui aizzare gli intolleranti contro tutti quei cittadini che non piacciono ai loro alleati ungheresi e polacchi:



Se la signora parte molto solerte nel dire agli altri cosa dovrebbero fare o cosa dovrebbero pensare, forse anche la signora avrebbe potuto evitare di inaugurare panchine per rispetto degli alluvionati. Oppure crede che i suoi divieti e le sue teorie volgano solo contro gli altri?



Inoltre appare curioso che, prima dell'alluvione, la signora già usasse i bambini per incitare i suoi contro i Pride, peraltro senza spiegare in che modo ritiene che rivendicare i propri diritti significherebbe "strumentalizzare i bambini per soddisfare l'egoismo degli adulti" come recita lo slogan coniato dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus:



E prima di usare i bambini e di usare gli alluvionati, la signora già teorizzava che "naturale " vada inteso come sinonimo di eterosessuale. Il tutto iniziando da febbraio ad inveire contro il Pride, sostenendo che i Pride sarebbero «un'occasione per esibizionisti e non per chi vuole davvero lottare contro le discriminazioni».
Dicensodi preoccupata che i gay potesseor urtare la sensibilità di non si sa chi, la signora sosteneva persino che ai Pride lei vedrebbe «piume, nudismi ed altre forzate trasgressioni» e che lei è certa ch quelle manifestazioni sarebbero «lungi dall’essere utili alla tutela dei diritti, si sostanziano nella ridicolizzazione del tema e ciò non giova a nessuno; il pride è una manifestazione che viene “politicizzata” solo da una parte minoritaria della comunità omosessuale, quella che voleva introdurre il reato di opinione con il ddl Zan, che non trova aberrante la pratica dell’utero in affitto e che disconosce il valore della famiglia ecc».
Insomma, da parte del problema sostiene che le manifestazioni altrui siano offesa a chi ritiene che il contrasto ai reto d'odio sia "reato di opinione" e che il contrasto all'odio offenda il il loro sostenere che le famiglie etrosessuali andrebbero ritenute più "ariane" delle altre.
Ovviamente diceva di parlare a nome della cittadinanza, sostenendo che «Molti cittadini hanno già manifestato la loro contrarietà al gay pride, chiedendo di procedere ad una raccolta firme o ad altra iniziativa che possa scongiurare esagerazioni di sorta. E questa voce non può essere ignorata.
Sarò sempre contro tutte le discriminazioni, come sancito dall’art. 3 della nostra Costituzione, ma mai favorevole a grottesche e volgari ostentazioni, meramente provocatorie e fini a se stesse».



Quindi ci faccia capire. Lei è da febbraio che raccoglie firme per vietare il Pride e pretende che gli si creda quando dice che lo vorrebbe annullare per rispetto degli alluvionati? Ed esattamente, in che modo terrebbe fede all'articolo 3 della Costituzione mentre sostiene che l'eterosessualità debba garantire privilegi e diffama chi manifesta per i propri diritti?
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