La destra conferma la sua crociata contro le famiglie gay, a partire dalla discriminazione dei loro figli


Da una destra che guarda ad Orban e a Duda era difficile attendersi qualcosa di buono, ma pare davvero disumano il fatto che i partiti di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni non ne vogliano sapere di garantire ai figli delle famiglie omogenitoriali i medesimi diritti e delle medesime tutele di cui godono i figli degli eterosessuali.
E così, la commissione Giustizia della Camera ha bocciato due emendamenti presentati da Pd e da +Europa che avrebbero introdotto nell'ordinamento la trascrizione degli atti di nascita dei figli delle coppie gay concepiti all'estero, così come chiesto da alcuni sindaci. Proseguiranno invece le trascrizioni degli atti di nascita di figli nati mediante GpA da coppie eterosessuali.
La destra intende inoltre proseguire con la volontà di rendere reato ogni ricorso alla GpA da parte di un cittadino italiano anche se effettuato all'estero, in Paesi in cui tale pratica è del tutto legale. Avere figli costituirà reato e sarà penalmente rilevante. Gli emendamenti, accorpati in un'unica votazione, sono stati respinti per soli due voti di differenza.
Per Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti del Pd, si «è trattato di una sgrammaticatura: il presidente della Commissione poteva evitare di votare, come accade in questi casi [...] Hanno confermato la loro volontà persecutoria contro le famiglie arcobaleno».
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