Libero nega l'esistenza dell'omofobia mentre i suoi lettori insultano il carabiniere gay


Sarà che al loro Matteo Salvini piace sostenere che ogni critica rivolta a gruppi in cui i suoi elettori si riconoscono sarebbe un attacco all'Italia ma, con buona pace per i populisti di Libero, nessuno dice che l'Italia sarebbe un Paese omofobo. Quello che viene detto è che esistono troppi italiani sono omofobi e che è molto grave che ci siano politici che li aizzano all'intolleranza sperando di fare facili profitti attraverso la promozione della discriminazione.
Ciò premesso, pare alquanto surreale che il quotidiano di estrema destra tenti di negare l'esistenza dell'omofobia asserendo un governo che guarda ad Orban e a Duda non possa essere ritenuto omofobo perché un carabiniere ha potuto unirsi con il suo compagno grazie alle leggi approvate dalla sinistra.

Il solo fatto che le destre insultino di giorni il militare e che trattino le sue nozze come un fatto clamoroso indica in modo inequivocabile che esiste un chiaro pregiudizio, dato che Libero non dedica continue paginate ai carabinieri eterosessuali che si sposano. Fatto sta che è in quel loro continuo negazionismo della realtà che scrivono:



A smentirli pensano i loro lettori, i quali fanno a gara nell'insultare e nel diffamare il carabiniere che Libero ha offerto al lor pubblico lubridio. Dicono che l'Arma sarebbe «decaduta» per ché non è omofoba come un tempo, che l'amore andrebbe inteso come «perdita di dignità» o che quelle nozze andrebbero intese come una «carnevalata». Alcuni sostengono che l'Arma avrebbe dovuto costringere il militare a non indossare l'uniforme perché non si stava sposando una qualche spogliarellista che avrebbe eccitato le fantasie sessuali dei lettori di Libero, coronando il tutto con le solite battutine omofobe e con riferimenti espliciti al sesso:

















A giudicare dai commenti, ai signori di Libero potremmo far notare che probabilmente le persone per bene non sono omofobe, ma i loro lettori sono chiaramente omofobi, rancoroso e votati al reato di diffamazione aggravata.
Chissà se l'Arma denuncerà ogni lettore di libero che ha insultato il suo appuntato, offendendo la Repubblica e le Forze Armate o se tali atti delittuosi resteranno impuniti perché l'Italia è omofoba.
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