Il Governo Meloni invita i fondamentalisti di Provita Onlus per attaccare la legge 194


L'organizzazione forzanovista Provita Onlus continua ad essere invitata dal Governo Meloni a dettare la linea politica del Paese. Dopo il congresso patrocinato a nome della Camera dal leghista Attilio Fontana, in cui Provita Onlus chiedeva una scuola meno inclusiva che fosse fondata sull'omofobia, oggi i sostenitori di Putin sono strati invitati a invocare un divieto alla libertà di scelta delle donne:



La tesi sostenuta è che sarebbe a tutela delle donne che loro vogliono che l'aborto comporti interventi chirurgici evasisi. Ed il loro Giuseppe Noia se n'è uscito sostenendo che «l'embrione ha un'identità umana, è unico e comunica costantemente con la madre fin dai primi momenti dopo il concepimento. Bisogna dare alle donne consapevolezza su questo tema, contrastando le menzogne ideologiche che sono state diffuse finora».
Pare evidente che il loro fine sia quello di sostenere che l'articolo 1 del codice civile vada abrogato e che vada dato riconoscimento giuridico alle cellule, così da imporre un divieto totale all'aborto. La donna dovrà fare ciò che Jacopo Coghe le ordinerà o verrà messa in galera, insieme ai genitori die figli che lui non voleva potessero nascere.

Presente al convegno, la loro Maria Rachele Ruiu (che tentò di essere eletta con Fratelli d'Italia) ha dichiarato: «L'aborto è la più grande fregatura delle donne e la privatizzazione dell'aborto con la RU486 è un ulteriore problema. Nel 2023 possiamo dire che il bambino è uno di noi. Quindi invito anche chi la pensa diversamente a confrontarsi in maniera adulta sui dati».
Che si tratti di discriminazione, crimini d'odio o repressione delle libertà personali, la loro teoria è che gli altri dovrebbero sentirsi costretti a confrontarsi con loro su ogni tema perché loro la "penserebbero in modo diverso" e gli altri dovrebbero essere costretti a sentire ciò che loro hanno da ridire su ogni libertà sgradita alla loro ideologia.
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