Il sito di Porro pare delirare: «In Rai è tutto uno svolazzare di drag queen, di travestiti, di non binari, di ambiguità»


Nicola Porro annuncia che il suo Max Del Papa ha deciso di affermare ciò che probabilmente ritiene di dover dire per mostrare la sua servile fedeltà alla signora Meloni. Ed ovviamente Del Papa dice che lui condivide tutto quello che Claudio Lippi (nella foto) ha ritenuto di dover dire per ottenere un programma in Rai.



Lo sproloqui pubblicato da Porro parte col solito attacco ai gay:

Che in Rai ci sia una lobby gay, ramificata, trasversale, ci vuole davvero il coraggio della vergogna a negarlo. Che molti lì dentro ci siano esclusivamente per meriti fluidi non è nemmeno discutibile, è più che evidente. Che qualsiasi programma sia improntato a messaggi neanche tanto subliminali nel verso gender è più evidente della truffa sui cambiamenti climatici. Tutto uno svolazzare di drag queen, di travestiti, di non binari, di ambiguità che ormai non sono più ambigue perché gli unici ambigui lì dentro restano, quando ci vanno, Al Bano e poco altro.

Che Del Papa stia affermando immani stupidaggini, ci vuole davvero il coraggio della vergogna a negarlo. E chissà cosa guarda la sera, dato che pare confondere la Rai con quello che pare più un canale di YouPorn.
Chissà dove veda «tutto uno svolazzare di drag queen, di travestiti, di non binari, di ambiguità» prima di chiarire che a lui piace ciò che piace ai russi.

Contro Coletta dice che «aveva per espressa e confessa missione quella di arcobalenizzare l'azienda», dispensando insulti a destra e manca:

Il fronte trasversale va da Diaco a Matano passando per Malgioglio e i millanta palettini o letteroni, collega conduttori, ospiti, speaker del telegiornale, dai, su, se uno di questi si sposa con compagno l'azienda sviluppa una copertura che neanche Carlo e Camilla. Ci sono programmi, come quello, fantomatico, sulle drag queen di Alba Parietti, costruiti solo per questo motivo, il fine è in sé, è il gender che si autolegittima; che poi non vengano ancora trasmessi, che ammuffiscano nel magazzino teche è solo una questione strategica, di mercato: con l'aria che tira, temono il floppone annunciato: tanto hanno tirato la corda in America, che sono riusciti a esasperare perfino i californiani, gli hollywoodiani, i bevitori di birre “transgender”, è uscito fuori un modo di dire di crudele verità: go woke, go broke, vai woke e vai fallito, finisci male.

Se è evidente che lui e Porro non vedono l'ora che Salvini spogli ragazzine dell'età della Verdini sul palco di Miss Italia, esibendole come bestie adibite al piacere del maschio in linea col progetto salviniano per la riapertura delle case chiuse e la legalizzazione dell'affitto di esseri umani. Poi prosegue:

L'overdose di messaggi, di attitudini superultragender ha saturato e non si capisce perché diavolo uno banale, dalla sessualità banale, binaria, magari sposato e genitore senza alchimie, senza incantesimi da apprenti sorcier, dovrebbe mortificarsi, dovrebbe scusarsi. Non si capisce cosa ci sia di infame nel sentirsi ciò che si è, nel non volersi tagliuzzare o amputare per poi riattaccare, facendo la fortuna dei “chirurghi sessuali”. Non si capisce perché uno dovrebbe andarsi a nascondere in quanto maschio bianco etero e genitore naturale. Basta recarsi a Sanremo di febbraio e quando dico andarci intendo proprio andarci: la proiezione televisiva non basta a rendere quell'aria speciale che si respira all'Ariston e per tutto l'ambaradan in quei giorni, uno come me lo fiutano subito e lo guardano come un rettile.

Peccato che leggere simili cretinate faccia cadere i testicoli, altro che le sue pruriginose fantasie su donne che subiscono le molestie di leghisti che paiono interessanti unicamente ai loro genitali.

Del Papa ne conclude:

Ora, Claudio Lippi ha detto precisamente questo: la Rai lo ha fulmineamente scomunicato, peggio del Sillabo, in fama di eretico.

Peccato non sia proprio così. Lippi ha insultato dei dirigenti e quei dirigenti so sono detti non interessati a lui. Provi Del Papa a insultare Porro e vedremo se Porro continuerà a pagarlo...
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