Non vogliono le trascrizioni ma difendono i pontefici divenuto padri rapendo bambini?


Buffo. Quelli che esultano perché re Giorgia renderà orfani 33 bambini in virtù di come Jacopo Coghe sostenga che i figli non siano di chi li cresce ma di chi ha donato lo sperma ad una banca del seme sono gli stessi che cercano di sostenere che un Papa abbia diritto di adottare figli non suoi:



La fonte è il sito Basta Bugia che cita Nicola Porro che cita la stampa ciellina di Riccardo Cascioli. E dato che tutto è pretesto per odiare chi non è di destra, si parte sostenendo che «il film di Bellocchio è sbilanciato a sinistra».

Si cita poi un articolo del 2005 pubblicato da Il Timone di Riccardo Cascioli, in cui si evince che per motivi religiosi loro sono ben felici che qualcuno calpesti quella fantomatica "priorità educativa" che citano ogni volta che Gandolfini contesta un corso di educazione al rispetto:

Ai tempi di Pio IX gli Stati prelevavano i figli maschi da ogni famiglia per la leva militare triennale o per mandarli in guerra. Cavour, in Crimea, si alleò coi turchi, che da secoli toglievano ogni anno un figlio alle famiglie cristiane sotto il loro dominio e li allevavano nell'islam per farne Giannizzeri. I russi, per contenere l'irredentismo polacco, portavano i piccoli cattolici in collegi ortodossi. Gli inglesi mettevano gli orfani dei loro militari irlandesi (cattolici) in collegi anglicani; tolsero i figli al poeta Shelley («ateo e di vita scandalosa») per chiuderli in collegio (anglicano). Gli svedesi battezzavano di forza nel luteranesimo i non battezzati. Negli Usa era normale vendere i figli degli schiavi neri.

Ah, i cari bei tempi che tanto paiono piacere all'ex senatore leghista Simone Pillon. A quel punto Porro sentenzia:

Eppure, tutti questi protestarono vivamente per il «caso Mortara». (...) Giovanni Paolo II se lo sentì rinfacciare all'ingresso, per la prima volta nella storia, nella sinagoga romana. E un'intera pagina del Washington Post lo ammonì a non beatificare il «rapitore di bambini» Pio IX. Quel «caso» determinò la fondazione della prima organizzazione ebraica mondiale di autodifesa, che offrì una grossa somma a chi avesse tentato in Roma un raid per «liberare» il «rapito». Libri e libri sono stati scritti per deprecare quella "infame violenza" perpetrata da Pio IX, e ancora vi si insiste.

Dato che la destra ha sempre una versione di destra della storia, Porro sostiene di essere «andato a cercare l'autobiografia del diretto interessato» che lui dice fosse «stato segretamente battezzato dalla cameriera». Ed è partendo dal presupposto che imporre la prioria religione ai figli degli altri debba essere ritenuto atto ovvio, scrive:

Ora, le leggi dello Stato Pontificio (cui apparteneva Bologna) vietavano ai cristiani di servire in case di ebrei e viceversa, proprio per evitare casi come quello. E ancora oggi le norme canoniche proibiscono i battesimi senza il consenso dei genitori, tranne in casi di pericolo di morte. Torniamo al piccolo Edgardo Mortara: sopravvisse miracolosamente e la faccenda si riseppe. Poiché il Papa è prima di tutto un prete, tutti i battezzati gli stanno a cuore ed è responsabile di fronte a Dio della loro anima. Come scrisse Louis Veuillot, il grande giornalista, l'affaire ricordava «ai cattolici, che hanno banalizzato le verità di fede, quale sia l'importanza del battesimo. Pio IX è disposto a perdere tutto quanto resta dei suoi Stati ma a non permettere che si perda un'anima, fosse anche quella di un oscuro bambino». Così, la famiglia Mortara fu invitata a iscrivere il loro figlio ormai cristiano in una scuola cattolica cittadina; cresciuto, avrebbe liberamente scelto se tornare nella religione ebraica.

Insomma, loro vedono "Indottrinamento "ovunque ma non lo vedono davanti ad un bambino rapito ed indottrinato. E poi riparte:

Allora il Papa fece portare il bambino a Roma, assumendosene personalmente il padrinato: i genitori potevano visitarlo quando volevano; e lo fecero, smettendo solo quando si accorsero che Edgardo non solo non intendeva tornare indietro ma, anzi, voleva farsi prete. La stampa liberale soffiò sul fuoco, parlando di plagio e, addirittura, insinuando che il piccolo fosse stato castrato per farne una «voce bianca» nella Cappella Sistina.

Insomma, a loro non sta bene che si possano trascrivere 33 atti si nascita di bambini con due madri ma paiono accettare che un Papa possa dirsi padre di un bambino rapito e sottratto ai suoi genitori.
Commenti