Paolo Deotto tenta di convincere i genitori omofobi che i gay sarebbero pedofili


Paolo Deotto, direttore di Riscossa Cristiana, ha firmato un surreale articolo a sostegno del parroco che ha cacciato un educatore perché gay pubblicato da Il Nuovo Arengario. Disseminando il suo testo con virgolette altamente diffamatorie, scrive:

Ora, è accaduto che uno degli “educatori” abbia pubblicato sui cosiddetti “social” una sua foto, nella quale si è fatto ritrarre mentre bacia un altro giovane. Maschio. Insomma, l’aspirante “educatore” è un omosessuale dichiarato.
Il parroco quindi esclude che possa fare l’educatore, ma non per questo lo caccia. Gli propone di occuparsi del coordinamento delle attività del Grest, senza avere contatto con i bambini. Ovviamente il giovane omosessuale si sente “discriminato” e rifiuta.

Insomma, lui dice che il gay avrebbe dovuto accettare di essere discriminato e di essere ritenuto percoloso per i bambini da una curia che colleziona scandali legati alla pedofilia. Ma è a quel punto che si lancia in affermazioni ancor più inaccettabili:

È ovvio, anzi doveroso, che un parroco eviti che un omosessuale abbia contatti con giovanissimi, addirittura sotto la figura autorevole dell'educatore.
È ovvio evitare questo contatto, sia per ragioni educative, sia anche perché l'omosessuale non è in genere una persona equilibrata e porlo a contatto con giovanissimi è rischioso anche sotto il profilo “materiale”.

Insomma, pare che Deotto stia accusando i gay di essere pedofili. E subito riparte:

Inutile dire che si scatena il can-can politicamente corretto. E interviene anche il sindaco, il sig. Enzo Lattuca, che perde una bellissima occasione per tacere, visto che non trova niente di meglio che affermare “Pensavo che il Medioevo fosse ormai alle nostre spalle e che episodi di discriminazione come questo, inaccettabili, fossero estranei alla nostra città. Evidentemente mi sbagliavo”, dimostrando la consueta ignoranza su cosa fu il Medioevo. O forse il sindaco Lattuca non è ignorante, ma aspira a una brillante carriere politica e allora, si sa, anzitutto bisogna essere “politicamente corretti”. E inclusivi. E non omofobi. E non so che altro…
Grazie al Cielo, una volta tanto la Diocesi viene in appoggio al parroco: “Sul fatto specifico riproposto dalla cronaca odierna, la Diocesi precisa che a nessuno è stata impedita l'organizzazione del Centro estivo. Questione diversa è il mandato educativo chiamato a trasmettere i valori cristiani”.
Infatti, chi vive nel peccato contro natura, come un omosessuale, quali “valori cristiani” potrà mai trasmettere?

E dopo gli insulti al sindaco e gli elogi al Medioevo, torna ad insinuare che i gay rappresenterebbero una minaccia per i bambini:

C'è anche una domanda, legittima, da fare: quanti genitori, al di là del fatto che vogliano mostrarsi tanto progressisti e allineati, sarebbero tranquilli e contenti sapendo che i loro figli sono affidati alle cure di un omosessuale?

Definendo i gay col termine "inverito", conclude:

Ma se c'è chi affiderebbe tanto volentieri i bimbi a un invertito, perché non interessarsi presso le varie associazioni “LGBTQXKYZ”?

Ogni commento pare superfluo.
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