Uganda, approvata la legge anti-gay che prevede la pena di morte per «omosessualità aggravata»


Il presidente dell'Uganda, noto per le sue posizioni omofobe, ha firmato una contestata legge anti-gay che prevede la pena di morte per «omosessualità aggravata», ovvero nei casi di rapporti sessuali che coinvolgono persone infette da hiv, come minori o categorie vulnerabili. Inoltre, un sospetto condannato per «tentata omosessualità aggravata» potrà essere incarcerato fino a 14 anni.
Rispetto alla precedente bozza, è stato deciso che “una persona presunta o sospettata di essere omosessuale, che non abbia commesso un atto sessuale con un’altra persona dello stesso sesso, non commette il reato di omosessualità”. In precedenza la semplice esistenza poteva comportare 10 anni di carcere, oggi riservati "solo" a chi la pratica.
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