Dopo essere scappato dal processo, Salvini torna a fare il bullo con Carola Rackete


Dopo aver indicato l'immunità parlamentare per darsela a gambe dal processo che lo vedeva imputato per diffamazione aggravata nei confronti di Carola Rackete, Matteo Salvini è tornato ad atteggiarsi da bullo nei confronti della campitana tedesca.
Fiero di aver chiesto al senato di giurare sulla loro onorabilità che lui l'avrebbe definita "zecca tedesca" nel pieno adempimento dei suoi ruoli da ministro dell'interno, torna a raccontare che lui la accusa di aver speronato una motovedetta italiana. Peccato che i giudici le abbiano dato ragione dato che li, al contrario di Salvini, i processi li affronta.

Chiarendo che lui pare intenzionato a trascorrere i prossimi 11 a fare campagna elettorale, probabilmente inveendo contro i migranti e chi non li crepare in mare, scrive:



Bhe, almeno lei non ha rubato 49 milioni di euro agli italiani come il partito di Salvini, lei non è stata ritenuta colpevole di un provato tentativo di finanziamento illecito alla Lega presso il Metropol di Mosca e lei non scappa dai processi.

Gli va dietro anche il leghista La Porta, il quale pare teorizzare che nessuno salverebbe vite umane senza ambire ad un incarico politico:



Quindi un leghista non riesco a concepire che qualcuno possa aver intenzione di impegnarsi per cambiare le cose al posto di subire in silenzio chi cerca di ostacolare i soccorsi per profitto?

E non va meglio col leghista Ciocca, manco temesse che colleghi seri potrebbero ostacolare le sue carnevalate al Parlamento Europeo:



Naturalmente anche lui sostiene la versione salviniana dello "speronamento" che è stato provato non ci sia mai stato.



Ma i leghisti parrebbero confidare nell'ignoranza dei loro elettori, anche perché pare evidente che a chi è felice perché Salvini premierà gli evasori si potrà raccontare qualunque cosa.
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