Forse arrabbiato perché c'è chi vince dopo il vaccino, Malan ripiega sul canale Telegram dei complottisti


Quest'oggi il senatore Lucio Malan non ci parla di tennis, perché il suo eroe no-vax che tentò di immigrare illegalmente in Austrialia è stato battuto a Wimbledon da un vaccinato. E quindi ora Djokovic non è piu utile per creare meme da diffondere sui social neonazisti al vince di sostenere che i vaccini sarebbero un complotto ebraico di una élite satanista che vuole una "sostituzione etnica".
E così, il senatore ha preferito rilanciare un articolo scritto da un complottista che sostiene che il lockdown fosse deriva «autoritarista» in quanto l'Adf, ossia l'estrema destra tedesca, afferma che con il contenimento della pandemia «le libertà civili sono state sospese nella nostra presunta società liberale». Insomma, i populisti amici di Salvini la pensavano come Putin e come Forza Nuova.



La fonte del senatore Lucio Malan risulta un profilo con 35 follower, legato ad un canale Telegram che sostiene Putin, che attacca i diritti lgbt e che cita il quotidiano di Maurizio Belpietro come se fosse la Bibbia:



Naturalmente sono anche negazionisti dei cambiamenti climatici, rappresentando appieno l'ideologia populista promossa dal senatore di Giorgia Meloni:



Nell'articolo pubblicato da Malan, il gruppo negazionista arriva a concludere:

Troppo pochi si sono opposti quando i politici hanno ordinato per la prima volta la chiusura delle scuole tre anni fa e poi l’hanno prorogata ripetutamente per mesi: nessuna Corte costituzionale federale, nessuna Accademia nazionale delle scienze, nessun Consiglio etico tedesco, nessun Christian Drosten. Il che, come direi oggi, è stata un’enorme omissione.

Insomma, mentre gli ospedali erano pieni e i medici facevano selezioni per scegliere chi curare e chi far morire dato che mancavano posti letto in terapia intensiva, si sarebbe dovuto perdere tempo a lanciar elogi dibattiti pubblici per capire se valeva la pena salvare vite umane e o se il desiderio di Malan di poter andare in giro a tossire sugli altri doveva prevalere sulla prevenzione.
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