Lo squallore di CasaPound ed evangelici che ricorrono al body shaming per insultare Emanuela


Il pastore evangelico Luigi Carollo pare averci preso gusto nel praticare body shaming. Dopo aver insultato l'aspetto fisico miss Olanda, oggi invita quei suoi proseliti che condividono la sua stessa fede in Putin ad insultare l'aspetto di una donna che ha lottato per veder riconosciuti i propri diritti.

Citando i soliti slogan die gruppi forzanovisti da lui promossi, l'evangelico scrive:



Se sarebbe interessante scoprire quale profonda ferita nell'anima di Craollo lo spingano ad una così violenta ed efferata violenza contro le donne trans, interessante è come l'evangelico paia essersi ispirato al body shaming praticato dai camerati di CasaPound sul loro giornaletto di propaganda:



Insomma, evangelici e neofascisti paiono concordi nel ritenere che insultare, offendere e denigrare le persone possa aiutarli a promuovere discriminazione grazie ad un Pillon che si è tanto speso per garantire che l'incitamento all'odio restasse impunito.

Il pezzo pubblicato dal giornale neofascista fascisti, a firma di quella solita Cristina Gauri che tanto elogiò il leghista Pillon per la sua infinita transfobia, prosegue con l'asserire:

Emanuela 53 anni, ricorda di non essersi mai sentito un maschio. Sin dall’età di 5 anni percepiva intorno e dentro sé «un universo femminile. Perché quando si è transgender il bambino, o la bambina, percepisce la sua identità nell’immediato». Da quali studi scientifici tragga quest’affermazione tutt’altro che dimostrata e decisamente tranchant sulla psiche di soggetti fragili come i bambini, Emanuela non lo dice. Ma dice di avere intrapreso, più di vent’anni fa, il percorso per la riassegnazione di genere per via ormonale e chirurgica, giro di boa imposto dalla legge per richiedere il cambiamento all’anagrafe e sui documenti.

Dopo aver sostenuto che avrebbero ragione Jacopo Coghe e Putina dire che la mancata imposizione di omofobia porterebbe i bambini a "diventare" trangender anche se la loro teoria è priva di qualsivoglia scientificità, la signora Gauri continua a citare la propaganda forzanovista nello sfottere le persone trangender:

Ma, ahimè, la transizione medico-chirurgica, nota per l’invasività che la caratterizza, oltre a presentare una serie preoccupante di inconvenienti ed effetti avversi, riduce sensibilmente la funzionalità e sensibilità degli organi genitali. Così, Emanuela ha scelto di risparmiare al proprio organo genitale il trattamento alla dottor Frankenstein: troppo pieno di incognite. «Non avere l’organo sessuale femminile non compromette il modo in cui mi percepisco, le mie sembianze non offuscano la mia identità femminile», ha spiegato. Tuttavia, la rinuncia alla transizione fisica avrebbe messo la parola «fine» all’iter di riconoscimento anagrafico.

Se ovviamente non scrivono le stesse cose quando è una donna di destra a richinare complicazioni per interventi chirurgici, interessante è come neghino che pretendere l'operazione significherebbe pretendere la sterilizzazione di quelle persone. Citare Frankenstein in riferimento alle persone trans e poi farsi andare bene le operazioni chirurgiche che Berlusconi pagò a Rubi Rubacuori significa essere in malafede.

Gli insulti e le offese proseguono sui social, dove la camerata di CasaPund tenta di incitare i suoi seguaci all'intolleranza scrivendo:



Considerando che, dopo vent'anni di battaglie, Emanuela ha ottenuto che sui suoi documenti fosse definita donna, non si capisce con quale diritto Gauri e Carollo usi nomi maschili. E dati i due personaggi, fa sorridere pretendano di praticare body sharing quando qualcuno potrebbe ritenere che si potrebbero fare commenti anche sulla loro fisicità.

La situazione non migliora sulle pagine de Il Giornale, dove si parla al maschile di una donna che ha appena ottenuto una sentenza che conferma il suo essere donna:



Sarà anche che Il Giornale vuole contribuire a promuovere l'omotransfobia promossa da Salvini e dalla meloni, ma pare conto ogni deontologia che parlino al maschile di una donna che è stata riconosciuta come tale da un tribulale.
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