Il clickbait di Nicola Porro sul cadavere di Berlusconi


Nicola Porro pare ossessionato dalla sinistra e dalla volontà di attaccare le opposizioni. Partendo dal suo evidente amore per Berlusconi, evidentemente ritenuto un vero maschio eterosessuale di destra perché frequentava minorenni, scappava dai processi e ha dato 30 milioni di euro a un condannato per mafia, scrive:



In realtà l'articolo pare il solito clickbait, dato che non tiene fede al titolo il suo pubblicare:

Fibrillazioni ed eccitazioni varie per il testamento di Silvio Berlusconi. Le sinistre confermano problemi di visus concentrandosi sui lasciti a parenti e affini, “ma quanti milioni alla Fascina!”, “ma che astuta riconoscenza a Dell’Utri!”. La miopia non inquadra invece il punto principale dell’eredità: la conferma della solidità dell'azienda che resta nelle mani degli eredi naturali, dunque la famiglia coesa con la distribuzione di quote, di responsabilità e di impegni.

In realtà non è chiaro che c'entrino le doverose domande sul perché abbia dato 30 milioni ad un condannato di mafia con le fantasie di Porro su inesistenti polemiche sulla conferma dei ruoli che i figli di Berlusconi ricoprivano da anni.

Proseguon poi:

I dipendenti di Mediaset e delle altre componenti del gruppo conservano il proprio posto di lavoro, questo sarebbe dovuto essere il principale pensiero delle sinistre, sono più di una considerato che, secondo loro vocabolario si parla di destre.

E perché mai qualcuno li avrebbe dovuti licenziare? E perchè sostengono che la priorità della politica dovrebbero essere gli interessi personali di un singolo imprenditore? Ma poi proseguono:

Dunque Mediaset, Arnoldo Mondadori, Mediolanum, Teatro Manzoni, Alba Aerotrasporti, Fininvest servizi, Diac Salaf non sono in vendita, i Berlusconi non smobilitano, non traslocano la residenza privata in Svizzera, restano italiani e questo è davvero un guaio grosso per i reduci e sopravvissuti dell’ultima consultazione elettorale. Beh, in verità, c’è sempre la lotta dura dei magistrati, quelli non mollano la polpa e nemmeno l’osso. Alla fine sdentati.

Eccerto, loro non vogliono che la magistratura possa indagare. Un po' come per il figlio di La Russa, accusato di stupro ma gli inquirenti non possono sequestrargli il telefono perché potrebbero esserci messaggi del padre che godono nell'immunità.
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