La Lega cerca di usare le accuse di stupra al figlio di La Russa per attaccare il Pd


Il leghista Giorgio La Porta avrebbe probabilmente proposto la castrazione chimica in stile Salvini se ad essere denunciato per stupro fosse stato un migrante e non il figlio del presidente del Senato. Ma dato che lui pare voler difendere a spada tratta chiunque sia bianco e magari pure collezionista di busti del duce, è senza mostrare alcun interesse nei confronti della vittima che tenta di usare quella violenza sessuale per attaccare il Pd:



Ritenere che Conte dovrebbe rispondere delle accuse rivolte al figlio di Grillo pare surreale, anche perché potremmo anche osservare che Salvini stava al governo con Conte senza che La Porta lo accusasse di alcunché. Evidentemente le sue accuse valgono solo per chi non è di destra.
Inoltre, a testimonianza della profonda malafede del leghista La Porta, è il video che sbugiarda il suo giurare sulla Padania (che tanto non esiste dato che se l'era inventata Bossi quando Salvini ancora odiava i meridionali) che la vittima della sua diffamazione avrebbe minimizzato i fatti che riguardano Grillo. Infatti le sue parole furono identiche:



Casomai è la Lega che mostra due pesi e due misure a seconda del colore della pelle dello stupratore. E tale atto non pare fargli onore.
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