Il leghista la Porta pretende di dare ordini ai gay


Il leghista Giorgio La Porta si vanta di aver combattuto il ddl Zan, incita gli intolleranti ad affermare che le donne trans sarebbero «un abominio», ma poi pretende di dare ordini ai gay.
Premurandosi di sostenere che i Pride sarebbero «feste arcobaleno» e «feste di partito» in quel loro sostenere che chi è di destra debba essere omofobo come Pillon, scrive che lui vuole che i gay attacchino quell'Erdogan con cui il suo partito sigla accordi:



Insomma, è un po' come quando Mario Adinofli dice che loro dovrebbero aiutare chi vuole privarle da ogni diritto ad ottenere la discriminazione delle donne trans. E se è apprezzabile che il leghista La Porta si ricordi che i gay dovrebbero dei diritti quando non è il loro Putin o il loro governo a negarglieli, non è chiaro perché sostenga che le persone lgbt dovrebbero fare la guerra al posto suo contro gli amici della sua premier:



Anche la Meloni pare abbastanza confusa, dato che pochi anni fa diceva cose diametralmente opposte a quelle odierne:



Insomma, le loro idee paiono molto confuse.
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