La Lega sostiene che miss Olanda sia un «abominio» perché transgender


Per sottolineare l'ossessione dei leghisti contro le persone transgender, il leghista Giorgio La Porta attacca a suon di insulti una una donna transessuale che a lui non sta bene abbia potuto vincere un concorso olandese:



In realtà potremmo anche chiederci se La Porta abbia ottenuto uno stipendio pubblico a Bruxelles perché leghista o perché meritevole di quell'incarico a nostre spese. Ma forse tutto farebbe propendere per la prima ipotesi.
Fatto sta che il leghista si affretta a citare un suo articolo in cui la ragazza viene definita un «abominio».

In quella loro convinzione che mostrarsi omofobi porti voti a Salvini, scrive:

La vittoria della prima donna transgender di un concorso di bellezza per sole donne sicuramente farà discutere. Da una parte verrà vista la conquista della comunità Lgbtqia+, ma dall'altra parte si griderà all'abominio nei confronti di qualcuno che ha avuto un'infanzia da bambino.
La domanda che oggi mi pongo ma è assolutamente soggetiva, per assurdo è un'altra: non fosse stata transgender avrebbe vinto quel concorso? Bisogna essere transgender per passare avanti, un po’ come fece l'Ucraina all'Eurovision lasciando indietro ottime canzoni che avevano tutti i requisiti per stravincere? Bisogna premiare la bellezza o il messaggio sociale?
Il dibattito è aperto e anzi, siamo i primi ad aprirlo in Italia. Aspettiamo i vostri commenti ricordandovi sempre che il rispetto e la buona educazione sono fondamentali per questo sito e che non verranno pubblicati commenti offensivi.

Insomma, censurerà chi non la pensa come lui e Pillon. E ovviamente lui ritiene che l'odiata Ucraina non meritasse di vincere e che il diritto all'esistenza di interi gruppi sociali meriti di essere sottoposta al dibattito leghista. Quindi anche noi possiamo dibattere della leicità dei rapporti extraconiugali di Salvini o il dibattito vale solo contro chi non piace a loro?

Nel sondaggio lanciato da La Porta sul sito di estrema destra, il 74% dei suoi lettori sostiene che «non è una donna biologica, non avrebbero dovuto farla partecipare». Il 19% dice che se non fosse stata trangender non avrebbe mai vinto.
Insomma, dicono ciò che La Porta li ha invitati a pensare in quella sua falsa imparzialità.
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