La Rai mette al bando Saviano perché ha osato criticare Salvini


Dopo la richiesta avanzata da Nicola Porro, la Rai di Giorgia Meloni ha deciso che Roberto Saviano dovrà essere messo al bando e non potrà condurre il programma che sarebbe dovuto andare in onda in autunno. Il motivo? Il giornalista ha osato esprimere critiche a Salvini.
Evidentemente in Italia non è più lecito esprimere opinioni, soprattutto se il potere non ama le critiche. E così, una critica politica ad un ministro è stato messo sullo stesso piano degli insulti alle vittime di stupori di Facci ed è stato detto che se il populista gradito a Salvini non potrà avere un programma quotidiano, allora anche Saviano va cacciato.

Matteo Salvini ha ottenuto fosse punito chi ha espresso critiche ai suoi attacchi a Carola Rackete, ossia all'attivista attivista che non vedrà mai in tribunale perché lui è ricorso all'immunità parlamentare per sottrarsi dal processo che lo vedeva imputato.
Secondo Giorgio Maria Bergesio, capogruppo della Lega in Vigilanza Rai, la «figura di Saviano è di certo incompatibile con la tv pubblica». Secondo Forza Italia, il giornalista andava accusato di «offendere le persone».
Quindi scopriamo che Salvini può dare della "zecca tedesca" a chi vuole e un giornalista non deve poter criticare il governo o verrà censurato. Inoltre le prime quattro pubtate del programma sono già state registrate. Ed è dunque per fare piacere al politico che non accetta critiche che la Rai getterà via del materiale già pronto e pagato con denaro pubblico.
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