Attilio Negrini sostiene che Jacopo Coghe lo abbia convinto che tutti i gay sarebbero pedofili


Se ogni inulto che fuoriesce dalla bocca di Attilio Negrini è una medaglia, valuteremo se sporgere querela davanti all'evidente reato di diffamazione aggravata che emerge dal suo definirci «spione frustrato che citi i miei post e li modifichi da falsario satanico che sei». Poiché i post pubblicati sono i suoi e nessun testo è stato modificato, vedremo se quella sua dichiarazione possa rientrare anche nel reato di calunnia.
Ma al di là di ciò che la legge garantisce a chi è vittima di simili dichiarazioni, molto grave è come il fondamentalista della destra bresciana sostenga che Jacopo Coghe lo avrebbe convinto a dire che omosessualità e pedofilia sarebbero sinonimi:



Premesso che citare Jacopo Conghe come fonte appare alquanto surreale, così come un po' preoccupante è la loro abitudine a proiettare pulsioni sessuali sui bambini, davvero inaccettabile è la ferocia con cui Negrini diffama miliardi di persone in nome del suo incommensurabile odio verso il prossimo.

Ovviamente sostenendo che i cattolici vogliono vietare ogni educazione alla sessualità, Jacopo Coghe scriveva:

Lo scandalo pubblico è scoppiato recentemente quando l'asilo cattolico Queen Maria nel villaggio di Tennenbronn, nella Germania sud-occidentale, ha detto ai genitori che stava allestendo una "stanza sicura" per consentire ai bambini di intraprendere un "viaggio verso i loro corpi" sotto la supervisione di un adulto, previo consenso dei genitori.
Un editorialista di un quotidiano locale ha denunciato il concetto come un "paradiso per i pedofili" e altri critici hanno affermato che questa pratica equivale a sessualizzare i bambini.

Peccato che non si capisca quale sarebbe il nesso tra la pedofilia e due neonati che, stando a quanto loro sostengono, si sarebbero dovuti toccare all'interno di quell'asilo cattolico. E ancor meno chiaro è perché Negrini citi altri gruppi sociali cercando di fomentare odio verso di loro.
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