Malan difende il razzismo, la xenofobia e l'omofobia di Vannacci. E poi negano di essere fascisti...


Dato che i membri dell'attuale governo continuano a denunciare giornalisti e cittadini che osano esprimere opinioni a loro sgradite, sanno bene che la "libertà di parola" ha dei limiti. Altrimenti sarebbe lecito poter invitare qualcuno ad ammazzare Malan per strada senza incorrere in sanzioni. E dato che noi non possiamo scrivere che "Malan è uno stronzo", il suo generale dal pensiero fascista non può dire che i gay sarebbero "anormali" o che lui non accetta italiani di colore perché si tratta di calunnia finalizzata all'istigazione all'odio.
Quindi se razzismo, xenofobia, misoginia e omofobia piacciono a Donzelli e a Malan, il loro porsi al di fuori dei valori costituzionali non rendono lecito ciò che lecito non è.

Non contento, il senatore di Fratelli d'Italia tira in ballo persino il ddl Zan, sostenendo che lui ritiene che anche i reati d'odio compiuti contro le minoranze aggredite da Vannacci sarebbero da reputare come "mere opinioni":



Evidentemente Malan non ha mai letto l'articolo 3 della Costituzione. Infatti Vannacci non ha espresso delle opinioni, ha rivendicato il suo diritto a discriminare. E non è la stessa cosa.
Inoltre, se tutto può essere detto come sostiene lui, allora perché perché la sorella della Meloni ha denunciato Notarangelo per le vignette? Quelle erano vignette, qui parliamo di idee che mettono a rischio le libertà costituzionali scritte da un tizio che fa parte dell'esercito. E non va meglio quando hanno ritirato il patrocinio al Roma Pride perché Provita Onlus non voleva si potessero esprimere opinioni sgradite a Putin.
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