Porro assolve Vannacci
Nicola Porro ha deciso che l'omofobia, la xenofobia e il sessismo del loro generale Vannacci sarebbero cosa buona e giusta. Se è pur vero che le aberranti dichiarazioni del generale paiono aderire a gran parte della sua propaganda contro donne, gay e persone di colore, oggi pubblica:
Ci piacerebbe scoprire da cosa sarebbe stato "assolto" il loro nuovo eroe, dato che non ci risulta ci sia alcun processo in atto. Casomai è in atto solo una imbarazzante promozione del suo libro da parte delle destre. Ed è quasi comico dicano che i razzisti hanno diritto di esprimere il loro razzismo ma gli altri non debbano poter manifestare il loro pensiero al riguardo.
Confondendo un giudizio penale con il giudizio morale espresso verso quel libro, il suo Paolobi scrive:
Dunque la linea guida ‘giuridica e comportamentale’ dei militari autorizza questi tanto a manifestare il proprio pensiero con pubblicazioni quanto a esporre sulla propria scrivania il libretto rosso di Mao. Come potrebbe quindi censurare disciplinarmente il libro autoprodotto dal generale incursore?
Peccato che i procedimenti disciplinari riguardino il danno d'immagine per l'Esercito. E se ogni comune impiegato rischia procedimenti se danneggia l'immagine della sua azienda, loro vogliono farci credere che un generale abbia meno doveri di un semplice impiegato?
Sostengono poi che tutto possa essere scritto se nei peggiori bar di estrema destra c'è chi dichiara le stesse cose:
Pensieri e parole sì condite da considerazioni personali, ma basate sull'ovvio. A descrivere con lucidità e attenzione il contesto e il contenuto del libro è un altro generale (anche lui dell'Esercito) e con valide e importanti esperienza operative e di comando, Paolo Capitini. Così l'alto ufficiale scrive sul suo blog ‘Il Tempo dell'Ormai‘: “…Le 353 pagine sono dedicate alla certosina raccolta di quello che in moltissimi non solo pensano, ma normalmente esternano in molti oscuri luoghi di questo contorto paese…
Quindi sarebbe legittimo scrivere che i gay sarebbero "anormali" perché lo dice Adinolfi quando va al bar con De Carli?