Salvini torna a proporre la truffa della "castrazione chimica"


Ciclicamente Matteo Salvini promette che lui introdurrà la tortura di stato, così da mostrare ai delinquenti che lui può essere molto peggio di loro. Se non è raro il suo silenzio quando un prete pedofilo viene pizzicato ad abusare di minori, ogni volta che quel reato viene commesso da uno straniero lui chiede che si introduca la castrazione chimica.



Naturalmente pare la solita sparata propagandistica, dato che il loro ministro ha espresso idee molto diverse da quelle di Salvini:



Caso vuole che Salvini non abbia avanzato quella proposta quando ad essere accusato di quel crimine fu il figlio del loro presidente del Senato. Ed è dal 2019 che continua a raccogliere firme per un qualcosa che non è fattibile:







Naturalmente la sua proposta risulta sempre associata a reati commessi da stranieri, facendo credere falsamente che la tortura impedirebbe recidive. Cosa che le statistiche lo smentiscono:



Pare abbastanza evidente che la promessa avanzata da Salvini sia solo una truffa agli elettori di destra. Infatti la castrazione chimica è una terapia che consiste nella somministrazione continuata di farmaci che deprimono la sessualità maschile e non è mai definitiva: l'effetto inibitorio cessa con la somministrazione dei farmaci e su slcuni pazienti non ha comunque effetto. Se la castrazione chimica fosse quello lascia intendere Salvini, non sarebbe mai legale o ammissibile nel nostro paese, in quanto equivarrebbe a una mutilazione.

E chissà perché non raccoglie mai gmfirme per proporre l'amputazione delle mani ai politici che rubano...
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