Adinolfi torna in tv a "difendere" l'omofobia di Vannacci


Mario Adinolfi appare abbastanza noioso in quel suo ripetere in modo petulande che l'odio sarebbe una presunta "libertà di espressione" da riservare alle destre e che lui e Vannacci si sentirebbero "censurati" anche se sono sempre in tv. Sostiene anche di vedere "totalitarismo" in chi contesta il loro chiedere leggi totalitarie che impiegano le loro idee agli altri:



Invitato a difendere l'omofobia di Vannacci, Adinolfi se n'è uscito sostenendo che "la stragrande maggioranza degli italiani" la penserebbe come il generale e che ciò dovrebbe legittimare omofobia e discriminazioni. E dato che alle minoranze violente puace diesi maggioranza, anche i suoi si dicono certi che la "stragrande maggioranza" degli italiani si riconoscerebbe nelle idee del loro leader:



Poi, però, alle elezioni lui ottiene lo 0,6%, spegando come le lobby omofobe siano solo una minoranza, anche se rumorosa e prepotente.
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