De Carli: «Una bellissima donna va assaporata e non stuprata». E quelle brutte?


Mirko De Carli, in qualità di esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, pare voler puntare sul nazionalismo. Denigrando l'Albania e omettendo ogni considerazione sul fatto che chi ha meno soldi di lui deve valutare anche il costo di una vacanza, oggi insulta chi decide di visitare il mondo al posto di restarsene chiuso nel proprio orticello. D'altronde chi ha conosciuto altre culture o chi ha viaggiato per il mondo difficilmente potrà essere tra i suoi elettori, i quali parrebbero selezionati sulla base dei loro pregiudizi e della loro ristrettezza di pensiero:



Non è chiaro quale comunicazione voglia veicolare pubblicando continuamente fotografie che lo ritraggono sempre in piscina, in vacanza, mentre beve superalcolici o mentre pretende che le donne cucinino per lui. Dato che il signor De Carli sostiene che il suo partito dovrebbe rappresentare la "famiglia" eterosessuale come definita da Putin, è difficile pensare che molte famiglie con figlio potrebbero ritrovarsi nell'ostentazione di uno stile di vita alquanto mondano:



Se non altro, questa volta non ha cercato di liquidare un tema serio come la violenza sulle donne uscendosene con una frasetta come: "una bellissima donna va assaporata e non stuprata".



Se "una bellissima donna va assaporata e non stuprata", significa che quelle brutte possono essere stuprate a proprio piacimento? Oppure quelle brutte non meritano si essere assaporate, perché nelle donne conta più l'aspetto esteriore che il lori essere, come se fossero oggetti da esibire agli amici o bambole gonfiabili da portare sui pachi di Salvini?
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