Dio, Patria e Esselunga


Anche oggi la priorità del Governo Meloni è quella di parlare dello spot Esselunga. Si dicono eccitati da una pubblicità che addossa ai figli il compito di dover sistemare le divergenze dei genitori e che dipinge i divorziati alla Salvini come dei cattivoni che farebbero soffrire inutilmente i bambini. In fondo avrebbero tranquillamente potuto tenersi le mogli precedenti al posto di correre dietro alle Verdini i turno.
E così, troviamo il capogruppo di Fratelli d'Italia al senato pronto ad insultare chi sostiene che le coppie non hanno motivo di separarsi se stanno bene insieme. Inneggiando a quell'ideologia della "famiglia a tutti i costi" che non ha mai fatto bene a nessuno (soprattutto ai figli), scrive:



In realtà nessuno accusa la bambina di essere "retrograda", così come pare evidente che il "litigio continuo" si avrebbe se quei genitori insistessero a stare insieme. Ad essere "retrogrado" è il messaggio promosso, come Toscani spiega chiaramente anche se Malan non pare aver compreso le sue parole.
Se davvero credessero in quello che dicono, perché non chiedono a Salvini di lascia la Verdini per tornare con una delle madri delle sue figlie? O perché non chiedono alla Meloni di spisarsi in modo da avere quei vincoli che promuove?

Ma c'è anche chi ha fatto di peggio. Ad esempio, un no-vax che si professa "sovranista" oppone la bimba dello spot ad immagini decontestualizzate prese dalla propaganda neofascista. E se non ha senso opporre una bimba usata per condannare i divorziati come pretesto per incitare omofobia, scrive:



Ovviamente si tratta di fotomontaggi, creati da delinquenti che perdono tempo a creare falsi per istigare odio. E così, si prendono fotografie da eventi per adulti, si appiccicano fotografie di bambini e si usano i minori per propaganda. Eppure Malan non ha problemi a dare figli a chi scrive messaggi come quelli.

Arriva pure Crosetto. Se il ministro della difesa dovrebbe essere colui che gestisce le guerre, dichiara di essersi commosso davanti ad una pesca:



Ma mentre loro piangono per Emma, il governo ha tolto le tutele ai minorenni migranti, ha sancito che non bisogna credere all'età dichiarata e ha deciso di trattarli come adulti, tra le critiche della Commissione infanzia:





Evidentemente non hanno portato una pesca alla Meloni.
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