Il governo entra nel busness dei trafficanti di esseri umani


Alla fine si è scoperto chi erano quegli scafisti di cui Meloni e Salvini parlavano sempre: probabilmente erano loro.
Infatti è a dir poco osceno il decreto governativo in cui il duo ha deciso che il richiedente asilo debba versargli 5mila euro per non essere rinchiusi (senza processo) nei loro centri di detenzione. Il tariffario prevede che il prezzo della libertà sia di 4.938 euro, definendo la cifra che il governo Meloni chiede per non impedirgli la seconda tratta del viaggio:



E così, l'Italia di Giorgia Meloni pare entrata nel mercato dei trafficanti di esseri umani, sancendo che il richiedente asilo non sia più una persona da proteggere, ma sia una persona da sfruttare. E poi dicevano che le ong facessero soldi con i migranti...

Quando la Meloni urlava che lei avrebbe dato la caccia agli scafisti in tutto il globo terracqueo, non aveva però spiegato che lei avrebbe preso il loro posto:



Siamo passati dal "blocco navale subito" al "paga 5.000 euro o ti metto in gabbia". E la cifra del riscatto estorta per non essere sequestrati non pare molto diversa dalla "garanzia" richiesta dagli scafisti per farli arrivare in Italia. L'unica differenza è che una richiesta viene avanzata da organizzazioni criminali, l'altra dalla Meloni.
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