Il Senato assume la filo-putiniana che accompagnava Salvini a Mosca


Irina Osipova, figlia ex-direttore del centro russo di scienza e cultura a Roma, ha ottenuto un lavoro come impiegata in Senato.
Fan di Putin, sovranista e molto vicina alla destra italiana, si candidò con Fratelli d'Italia alle comunali di Roma nel 2016. Ma non andò bene, dato che raccolse ,meno di 200 voti. Sui social sostiene che Putin sia "il modello per l’Italia per difendere gli interessi nazionali" e che sia "un leader che non ha pari al mondo".

Sempre rimasta in contatto con i sovranisti italiani, Osipova è stata collaboratrice dell'associazione Lombardia-Russia, guidata dal leghista Gianluca Savoini, che è poi finita al centro dello scandalo della presunta trattativa all'hotel Metropol di Mosca per dirottare alcuni milioni sottratti agli italiani nelle casse del Carroccio. Era lei che si occupava di accompagnare Salvini nelle sue trasferte in Russia.



Sulla sua pagina Facebook, numerose foto testimoniano la sua vicinanza al nazionalismo russo. Oltre alle immagini con Salvini nella piazza Rossa, esistono scatti che ritraggono Osipova insieme a Yan Petrovsky, leader del gruppo neonazista russo Rusich (affiliato alla Wagner) e quel Petrovsky che arrestato nelle scorse settimane in Finlandia con l'accusa di crimini di guerra.
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