Porro inizia a citare Vannacci come se fosse la Bibbia


Il generale Vannacci viene ormai dipinto come il nuovo messia della destra populista. Osannato per il suo proporsi come il razzista misogino ed omofobo che cita a casaccio la peggior propaganda dell'estrema destra, viene descritto da Nicola Porro come un guru che deterrebbe la verità negazionista su temi che non sono di sua competenza:



Se ovviamente l'ecologia non è una religione, Porro sta pubblicando sintesi del libro di Vannacci sostenendo che andrebbero considerate come se fossero un Vangelo. Ed è nel capitolo 3 che il generale sostiene che qualcuno dovrebbe che “bisognerebbe agire sull’istruzione e sull’agio economico dei meno facoltosi per far sviluppare loro la giusta cultura energetica”.
Insomma, cita la storiella con cui Salvini ha difeso le auto inquinanti, facendo credere ai povero che avranno profitto economico nel tenere vetture che faranno morire avvelenati i propri figli. E se pare evidente che non sia impensabile avere strutture energetiche che non vengono usate solo perché il genarle dice che in caso di guerra va bene anche inquinare senza ritegno, aggiunge:

Eppoi, volendo sfuggire a qualsiasi brutta evenienza, sarebbe bene ideare quattro piani energetici su più livelli: uno principale, che contempli solo alcune fonti energetiche poco inquinanti. Uno alternato, che supplisca alle disfunzioni eventuali del primo. Uno di contingenza, che preveda altre fonti, da attuare in casi di crisi. Infine, uno di emergenza, da praticare come estremo rimedio, impiegante tutte le fonti energetiche disponibili, a prescindere dalle loro controindicazioni economico-ambientali.

Non è chiaro in che modo Porro voglia sostenere che simili banalità basterebbero a sostenere che l'ecologia non è una priorità. Ma è evidente che gradisca chi dice quello che Porro ha detto per mesi, anche se probabilmente sarebbero gli esperti a doversi esprimere e non chi gioca a parlare di temi che non conosce.

Naturalmente Vannacci dice sempre quello che dice Salvini, motivo per cui sostiene:

L’energia nucleare, stando a validissimi studi, inquinerebbe quanto le energie rinnovabili. E in Italia avremmo fatto malissimo a opporci alle costruzioni di centrali nucleari. Perché paventiamo i grandi danni che potrebbe fare l’esplosione di un reattore, eppure non consideriamo che di reattori attivi ce ne sono ben 103 nel continente e 56 solo in Francia (a un passo dai nostri confini).

Peccato non citi alcuno studio. E se le pale eoliche non hanno scorie, il nucleare ha scorie radioattive che resteranno per millenni. Sostenere che le due cose sarebbero equivalenti pare assai arduo.
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