Porro sostiene che Vannacci dovrebbe guidare gli "intellettuali" di destra. Borgonovo venderà il suo libro


In un mondo normale, i discorsi razzisti, omofobi e misogini del generale Vannacci sarebbero stati dimenticati nel tempo di un peto. Nel mondo all'incontrario delle destre italiane, la destra ha aiutato il generale a fatturate oltre 800mila euro con discorsi da bar di raro squallore.
Tra i suoi groupie più sfegatati troviamo il solito Nicola Porro, il quale tenta di sostenere che il suo amatissimo generale sarebbe una sorta di nuovo "duce" per quelli che lui sostiene sarebbero gli "intellettuali" di destra. Termine col quale immaginiamo parli dei vari Vittorio Feltri, Vittorio Sgarbi, Nina Moric ed Hoara Borselli.



Non è chiaro se Porro voglia sostenere ci sia una chiara inferiorità culturale delle destre, dato il suo sostenere che gli "intellettuali" di destra si farebbero agitare dalle oscene banalità di Vannacci. Se così fosse, sarebbero messi peggio di quel che pareva. Oppure potrebbe voler sostenere che la destra non abbia idee e che a loro basti un brutto libro scritto come se si trattasse del diario di un adolescente problematico per agitarli.

Nell'articolo, il loro Corrado Ocone precisa che il generale insiste a dire che l'odio e la discriminazione sarebbero "libertà di pensiero" e che lui si senta censurato mentre viene quotidianamente invitato in televisione a sostenere che l'odio sia un suo diritto da maschio bianco ed eterosessuale di estrema destra:

Sul caso Vannacci se ne sono dette tante in queste settimane. Ed altre probabilmente se ne diranno ancora perché, a quanto sembra, il coriaceo generale non ha intenzione di mollare la presa ed ha già messo in cantiere per questo autunno presentazioni e convegni in mezza Italia (a iniziare da quello sulla libertà di espressione che lo vedrà protagonista il 14 settembre a Roma ospite di Nazione Futura).

Nazione Futura è un gruppo di estrema destra ideato dall'editore Giubilei. E Vannacci cercherà di vendere altre copie del suo libro alla presenza di Francesco Borgonovo, vicedirettore del quotidiano che fu sponsor unico del congresso omofobo di Verona che venne organizzato da forzanovisti e patriarchi russi:



Secondo Ocone, il libro sarebbe di interesse perché incarna i discorsi da bar di razzisti, xenofobi e misogini, ossia di quelle persone che da sempre hanno interessato i partiti populisti e su sui gli oligarchi russi hanno investito i loro rubli:

Pur non avendo una impostazione scientifica e pur usando termini rudi e non sempre condivisibili, pur essendo sgrammaticato e visibilmente senza un editing finale, il libro elabora una visione della realtà corrispondente al sentimento generale di una parte non irrilevante, anzi probabilmente maggioritaria, della popolazione italiana.

Se l'augurio è che la maggioranza degli italiani non sia messa così male da pensarla come Vannacci, così come sostiene opinabilmente Ocone, l'articolo spiega che Vannacci rappresenterebbe i peggiori slogan trumpiani ideati dalla propaganda dell'estrema destra statunitense:

Ma che sulla critica alle degenerazioni della cultura woke e del politicamente corretto si sia venuto a delineare in questi anni un abbozzo di visione complessiva della società alternativa a quella progressista dominante, nessuno può negarlo. Un quadro fatto di tanti tasselli che toccherebbe invece agli uomini di cultura organizzare in “sistema” e argomentare con idee forti. È come se invece da questo lato tutto tacesse. E gli stessi intellettuali di destra avessero in prima istanza, come non pochi politici, l’esigenza, in questo momento, di compiacere e farsi riconoscere e accreditare nei circoli che contano, quasi tutti e solo di sinistra.
È a loro, non ad altri, che a mio avviso il caso Vannacci parla. Ed è a loro che, pur senza volerlo, egli ha suonato non il Silenzio ma la Sveglia militare.

Tralasciando lo squallore delle fantasie di Ocone sulle sveglie militari, resta difficile è comprendere quale dovrebbe essere il valore aggiunto del suo generale. Un tizio che va in giro a dire che a lui i gay fanno schifo, che lui non vuole italiani di colore e che la donna dovrebbe essere impiegata come dice lui, quale valore porta alla collettività? Dovremmo bruciare la Costituzione perché Ocone si eccita davanti a quelle parole? Dovremmo rivalutare il nazismo perché Vannacci pare incarnarlo alla perfezione?
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