Tutte le falsità del video della Meloni sui migranti


Giorgia Meloni preferisce tenersi lontana dai giornalisti e confezionare video propagandistici privi di qualsivoglia contraddittorio. Ma nel recente video in cui cerca di scaricare su altri la sua incapacità nel gestire i flussi migratori, alcune sua affermazioni paiono letteralmente false.
Secondo lei, «la pressione migratoria che l’Italia sta subendo dall’inizio di quest’anno è insostenibile». Ma i dati indicano che numeri simili si erano già visti nel 2016 e rimangono assolutamente gestibili per un Paese come il nostro. Infatti non siamo il Paese europeo che riceve più richieste di asilo: né in termini assoluti né in rapporto alla sua popolazione. Nel 2022 ha ricevuto 84.290 richieste di asilo. Nello stesso anno la Germania ne ha ricevute 243.835, la Francia 156.455, la Spagna 117.945, l'Austria 112.245 von un settimo della nostra popolazione italiana.
Lei parla di «un quadro difficilissimo fra colpi di stato, calamità naturali, guerra del grano, jihadismo, che potrebbe portare diverse decine di milioni di persone a voler lasciare la propria nazione per cercare un futuro migliore in Europa». Ma parlare di congiure internazionali pare un po' azzardato dato che u rapporto dell'ONU mostra che fra il 2000 e il 2017 la percentuale di migranti africani che sono arrivati in Europa è rimasta la stessa. Inoltre il suo dire che nel prossimo futuro arriveranno «decine di milioni» di africani in Europa è del tutto inverosimile.
La Meloni dichiara di voler «fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l'immigrazione illegale di massa, concentrarsi sulla difesa dei confini esterni e non sulla distribuzione dei migranti: questo cambio di paradigma è oggi scritto nero su bianco nelle conclusioni del Consiglio Europeo». Ma se in quei documenti si parla effettivamente di un rafforzamento del monitoraggio dei confini esterni dell'Unione Europea, non dice che la Commissione Europea e il Parlamento Europeo sono stati invitati a «proseguire i lavori relativi al patto sulla migrazione e l'asilo».
La Meloni sostiene che il suo progetto di respingimento si fonderebbe su «una missione europea, anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nord Africa per fermare la partenza dei barconi». Insomma, pare voler rilanciare un blocco navale con cui fermare con la forza le partenze dei migranti. Ma la proposta resta irrealizzabile, anche solo per le dimensioni del mare che lei vorrebbe presidiare. E quale stato accetterebbe di circondare le proprie coste di navi militari straniere? Inoltre i respingimenti indiscriminati di persone che vogliono chiedere protezione sono esplicitamente vietati dall'articolo 33 della convenzione sullo status dei rifugiati firmata a Ginevra nel 1951, e dal protocollo 4 che integra la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, entrato in vigore nel 1968.
La Meloni ha poi aggiunto: «Penso al quotidiano tentativo di alcune forze politiche e influenti realtà di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo con il quale non si possono fare accordi, di dichiarare persino che la Tunisia non sarebbe un porto sicuro». Peccato sia un dato di fatto che la Tunisia abbia limitato l'autonomia del potere giudiziario, sciolto il Consiglio superiore della magistratura, represso con violenza varie manifestazioni di protesta, fatto imprigionare vari oppositori politici, giornalisti e sindacalisti.Ma lei insiste: «Se entrate illegalmente in Italia sarete trattenuti e rimpatriati». Peccato che le leggi italiane ed europee prevedono che chiunque possa entrare in Italia e nell'Unione Europea per chiedere asilo, a prescindere dalle circostanze del suo ingresso. Ed esattamente, come vorrebbe rimpatriarli senza accordi bilaterali?
Commenti