Valditara cambia idea: ok all'Anpi solo se si darà spazio agli "altri"

Dopo la lettera di Pagliarulo al Quirinale per il mancato rinnovo dell'accordo con l'Ampi per portare la testimonianza di partigiani e sopravvissuti al fascismo nelle scuole, il ministro Valditara ha cambiato idea. Ma ha anche deciso di mettere un puntello: «Andrete nelle scuole se ci possono andare tutti a spiegare la costituzione e la resistenza».
Sarebbe interessante capire a chi si riferisca con quel "tutti". Intende forse anche i figli di Almirante o i camerati di Forza Nuova? Oppure i filo-russi e quelli che avrebbero preferito la dittatura?

Eppure quella parole paiono parte di una chiara strategia di propaganda. Non si può parlare di Covid senza dare spazio ad un no-vax e non si può parlare di gay in assenza di un omofobo. In pratica, si sostiene che ad ogni verità vada sempre opposto un contraddittorio, ponendo così le basi per sdoganare pensieri alla Vannacci.

Nella versione della leghista Ceccardi, Valditara avrebbe tolto il "monopolio" degli antifascisti nelle scuole:

Se fa sorridere che ad accusare i partigiani di "mera propaganda politica" sia quel partito che vuole imporre crocefissi nelle classi, surreale è il loro sostenere che raccontare il fascismo sarebbe "contro" le destre.


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