Gli evangelici invitano i cattolici a rinnegare Papa Francesco per convertirsi al lefebvrianesimo


Il pastore evangelico Luigi Carollo definisce "coraggioso" quel tizio che viene finanziato dalla sua chiesa per scrivere articoli omofobi, apparendo eccitato dal suo parlare di "modernismo" e di fantomatiche "lobby lgbt" in un attacco al pontificato di Bergoglio.
Sostenendo che le chiese sarebbero vuote perché non sarebbero abbastanza omofobe ed escludenti verso tutte le minoranze sgradite a Carollo, è senza dirci in quante persone si radunino nella sua cosiddetta "chiesa" che scrive:



Segue il solito articolo di Andrea Elia Rovera, molto vicino a Fiamma Tricolore, che si lancia in un attacco a monsignor Diego Giovanni Ravelli, arcivescovo di Recanati. In riferimento all'omelia pronunciata la scorsa domenica, scrive:

Al termine della Celebrazione Eucaristica monsignor Ravelli ha espresso i suoi ringraziamenti con queste parole: “Desidero davvero dire un grazie a tutti voi qui presenti, per avere condiviso con me la gioia, il dono, dell’Eucarestia. Dio ricompensi ognuno di voi con l’abbondanza delle sue benedizioni che invocherò su tutti voi”.
Monsignor Ravelli ha poi reso noto il motto episcopale che ha scelto per accompagnare il suo ministero a servizio della Chiesa universale: “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù”. Motto molto lungo e – inusualmente – tratto dall’Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium” di Bergoglio, anziché dalla Sacra Scrittura come avviene per Tradizione.
Questo lascia intuire come nella Chiesa Cattolica, ormai, vi sia una sorta di idolatria nei confronti di Jorge Mario Bergoglio che – con il Sinodo sulla Sinodalità in corso – assesterà i colpi finali ad una Chiesa agonizzante e sofferente sul piano morale, spirituale e dottrinale.

Lanciata l'assurda accusa di idolatria, peraltro per bocca di gente che idolatrano Vannacci come se fosse il messia, l'estremista inizia a elogiare quel solito gruppetto di integralisti graditi alle lobby neofasciste:

Solo il giorno prima, dinanzi a 5.000 fedeli riuniti a Bologna, don Alessandro Maria Minutella, guida del “Piccolo Resto Cattolico”, aveva detto: “Sia lodato Gesù Cristo e Avanti con Maria! La Santa Vergine ci ha convocato da tutta Italia e non solo. Noi oggi abbiamo risposto e siamo radunati qui. E’ Lei [la Madonna] che sta facendo tutto questo, non noi! E’ la Santa Vergine che porta avanti questo Popolo che non si piega all’apostasia dilagante. Ed è sempre Lei che ci condurrà alla vittoria. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ci guardano, ci benedicono e dal Cielo ci incoraggiano! A Roma, con il Sinodo di Satana, si consumano gli ultimi atti della messinscena massonico-satanista del falso papa Bergoglio, capomastro della falsa chiesa. Può Dio benedire in questi giorni Roma che propone il peccato come nuova prassi pastorale? Può lo Spirito Santo suscitare cammini di conversione che smentiscano apertamente le Legge di Dio? Cosa succede a Roma? Succede che l’abominio si assesta, che Satana sferra l’attacco finale, che in nome del Sinodo e di un falso cammino di apertura, viene costruita la casa dell’Anticristo. Una casa organizzata intorno alla chiesa fondata dal diavolo: la chiesa arlecchina, massonica, eco-arcobaleno, sinodal-confusa, global-sincretista, falsa e adoratrice di Pachamama”.

Insomma, parole ignobili che ricordano i tempi del medioevo quando Satana veniva citato a caso per ingannare i poveri di spirito. Eppure pare che Carollo e Rovera approvino. Ed ovviamente si inventano che la Chiesa dovrebbe restare retrograda o magari ambire alla radicalizzazione in stile ilamico:

La Chiesa Cattolica è ormai a un bivio. Sempre più fedeli disertano le celebrazioni tenute nelle chiese ove si celebra in unione con Bergoglio.
Abbiamo notizia – da molti nostri lettori – che sempre più giovani si fanno kilometri per andare a Messa da don Florian Abrahamowicz, presso la “Domus Marcel Lefebvre” di Paese a Treviso, a Verrua Savoia (Torino), presso l’Istituto Mater Boni Consilii, presso le cappelle private dei sacerdoti che celebrano in “sede vacante” o che seguono le celebrazioni liturgiche online su “Radio Domina Nostra” del “Piccolo Resto Cattolico”.
Le aperture moderniste di Jorge Mario Bergoglio alla Lobby LGBT, a quanti si beffano del Magistero bimillenario della Chiesa e, soprattutto, a quanti irridono la Sacra Scrittura sta stancando moltissimi fedeli. I seminari sono vuoti, i noviziati pure, le messe domenicali sono pressoché dimezzate e le feriali sono per lo più appannaggio di pochi pensionati.
Dove andrà a finire la Chiesa di Cristo?

Date le premesse, non è chiaro se Rovera e Carollo abbiano compreso la differenza tra fede e radicalizzazione, dato che sostengono che i lefebvriani andrebbero presi d'esempio perché di estrema destra. Non a caso i lefebvriani (nella foto), scomunicati da san Giovanni Paolo II, risultano essere presenti dietro a Provita Onlus e a numerose iniziative di estrema destra.
E dato che Carollo e Rovera fanno parte di un'altra confessione religiosa, con che diritto vogliono dettare legge al Papa?


Update 14/10. Nel consueto messaggio che il pastore è solito riservarci nella speranza di aizzarci contro i suoi seguaci, è con i suoi soliti toni strafottenti che dice di non aver capito perché il suo sostenere che il Papa svuoterebbe le chiese e i camerati della confraternita San Pio X le riempirebbero dovrebbe preoccuparci:



La loro tesi è che il gruppi di estrema destra, scomunicato da san Giovani Paolo II e riabilitato da Papa Ratzinger, andrebbe ritenuto voce di Dio solo perché sono preti. E pazienza se si offrirono di celebrare il funerale del criminale nazista Priebke o se partecipano a vari raduni neofascisti o di no-vax. Non a caso c'erano loro in piazza insieme a Fabio Tuiach a manifestare contro il contrasto alla pandemia. Ed è curioso che siano i suoi stessi proseliti a spiegargli quella verità, anche se Carollo preferisce dire che ci saremmo inventati tutto:



Naturalmente non mancano altri insulti gratuiti, volti a sostenere che i gay sarebbero un nemico che va combattuto. Dicono che loro non accettano l'autorità del Papa e amano accusare di idolatria chi non venera Vannacci o Orban come il loro pastore:





Esattamente, che cosa si sdaremmo "inventati" nel riportare i fatti storici che indicano nei lefebvriani un gruppo di estrema destra in cui Robero Fiore fece studiare il figlio prima id piazzarlo nel direttivo di Provita Onlus? Perché, nel caso in cui non lo sapesse, andrebbe informato che il prete esaltato nell'articolo da lui promosso è un lefebvriano.
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