Il generale Vannacci a Chi: «Se mia figlia fosse lesbica, cercherei di indirizzarla verso l’eterosessualità»


Il generale Vannacci appare ormai il guru indiscusso dell'estrema destra populista, eccitando intolleranti, razzisti ed omofobi con le sue teorie basate sul suo rivendicare un presunto "diritto all'odio". E mentre Salvini sta cercando di candidarlo alle europee del 2024, il estimale Chi lo ha sbattuto in prima pagina con tanto di servizio fotografico che lo mostra abbracciato alla moglie Camelia.

Nell'intervista, Vannacci ha ribadito con orgoglio tutte le tesi offensive che gli hanno permesso di fare soldi facili col suo libercoletto:

Razzista io perché ho scritto che i gay non sono normali? Ma se io stesso ho deciso di essere anormale fin da piccolo? L’anormalità è la mia scelta di vita. La rivendico. Vi sembra normale una persona che sceglie di fare un lavoro come il mio? Ho solo detto che non rientrano nella maggioranza della popolazione. Costituiscono una minoranza, proprio come me, per le scelte che ho fatto. Io sono l’esempio vivente di una persona ‘non normale'

Premesso che a farlo apparire "normale" non è tanto il suo lavoro ma altro, interessante è come paragoni una caratteristica naturale come l'omosessualità ad una scelta. E se le sue parole paiono quelle di chi si arrampica sugli specchi, da vomito sono le parole che ha riservato nei confronti delle sue due figlie, di 11 e 9 anni. Se una delle due ragazze confessasse al padre di essere lesbica, lui si dice certo che la correggerebbe:

La supporterei, ovviamente. È mia figlia. I figli vanno capiti e sostenuti. Sempre. Certo, se fosse solo un’incertezza dell’adolescenza cercherei di indirizzarla verso l’eterosessualità. Non perché sono bacchettone, ma perché so che da omosessuale incontrerebbe più difficoltà. Gli omosessuali spesso attraversano travagli interiori pesanti. In ogni caso spetterebbe a lei scegliere.

Ancora una volta, il generale pala di "scelte" davanti a situazioni naturali, ma solo dopo aver sostenuto che lui è fermamente convinto che l'orientamento sessala possa essere cambiato secondo il volere del genitore omofobo.

Non ancora soddisfatto, Vannacci ha dichiarato anche di non aver mai trovato omosessuali nell’esercito.:

Sul lavoro, personalmente non ne conosco: credo ce ne siano, ma non ne parlano, non è un argomento che nell’esercito venga affrontato di frequente. Quanto alle donne nell’esercito, nessuna preclusione, a parità di rendimento. Io ho scritto il mio libro per soddisfazione personale; ho messo insieme gli articoli che volevo pubblicare su ambiente, energia e nuove città. Il resto sono riflessioni personali: tanto che tra me e me lo chiamo ‘il libro delle banalità’, mai avrei immaginato questo polverone.

Vedremo se Salvini lo proporrà come il nuovo colto della Lega. Di certo, i discorsi da bar di Vannacci nona avrebbero meritato il polverone che la destra ha cercato di creare per sdoganare l'idea he razzismo, misoginia e omofobia debbano essere parte della loro Italia.
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