Salvini insiste nella gogna social contro chi difende il diritto


Il ministro Salvini non sembra lontanamente interessato a tentare di sostenere la legalità dell'osceno decreto in cui chiedeva un riscatto ai migranti che non volevano essere sequestrati nei suoi campi di detenzione. L'impressione è che preferisca usare i social per aizzare i suoi contro quei giudici che applicano la legge, così da punire chi non gira la testa dall'altra parte:



Pare molto grave che un magistrato venga messo alla pubblica gogna dal vicepremier per le sue opinioni personali, il che è ben diverso dal commentare il suo operato nell'esercizio della sua professione. Ed è alquanto surreale che la destra sia andata spulciare anni di attività social in cerca di una scusa per aizzare i propri elettori contro chi ha semplicemente applicato il diritto.

Semmai non è normale che un vicepremier faccia da promoter per i supermercati Esselunga, che dica che il suo riscatto è in linea con i prezzi degli scafisti o che voglia togliere le scarpe ai migranti come era prassi dei nazisti. Questo non è normale.
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