Il leghista Pillon elogia la madre omofoba che non accetta il figlio trans


All'interno della sua incessante e quotidiana campagna di incitamento alla discriminazione, l'ex senatore leghista Simone Pillon ha deciso di profanare la santa domenica con un messaggio di elogio ad madre omofoba che non accetta il figlio trans.
La sua eroina pensa che l'identità di genere si maturerebbe mediante "indottrinamento" come sostengono le lobby di estrema destra. Dice di aver paura che il figlio sia trattato con rispetto in classe anziché essere chiamato al femminile come vorrebbe lei. Fantastica su operazioni chirurgiche, sulla voglia di avere una figlia che produca prole e sul suo odio per un figlio che lei non accetta sia maschio. Dichiara di pensare che l'identità sia una malattia che guarisce con la fine della pubertà, come sostiene Jacopo Coghe. Ed è aberrante che Pillon provi piacere davanti ad una situazione che dovrebbe probabilmente portare ad un intervento dei servizi sociali e non al plauso della politica.

Sostenendo che quella presunta lettera, che Pillon dice di aver trovato in rete, svelerebbe "la follia delle ideologia lgbt" e non una prova a carico di una donna che parrebbe maltrattare il figlio, il leghista scrive:



Per capire quale sarebbe la presunta "fonte" della storia raccontata da Pillon, troviamo utili indicazioni sul blog di sabino Pacciolla, ossia un adinolfiniano che ha dedicato molte energie nell'abuso della religione come strumento di incitamento all'omofobia.
Su quelle pagine viene spiegato che la presunta lettera di Pillon arriva dal congresso "Il rischio educativo nel linguaggio dei media e la transizione di genere", organizzato da Massimo Gandolfini a Roma.
In altre parole, la "fonte" di Pillon non sarebbe altro che un gruppo di organizzazioni di estrema destar che si oppongono all'esistenza delle persone trans e che chiedono la loro discriminazione nelle scuole. In particolare, il passo da lui citato sarebbe stato usato dalla signora D'Amico di "non si tocca la famiglia" per chiedere un divieto alla cameriere alias nelle scuole.
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