Gli evangelici lanciano la loro sharia contro i mussulmani


È molto probabile che la maggioranza dei proseliti del pastore evangelico Luigi Carollo pensino che il generale Vannacci sia una sorta di profeta o che i gay siano persone da odiare in nome di Dio. Tanto basterebbe a comprendere l'ovvio, ossia che il male non sta nelle regioni ma in chi le manipola e le usa per incitare odio.
Non a caso, anche l'Apartheid veniva giustificata citando il brano biblico della Torre di Babele, così come la schiavitù era ritenuta legittima in base alla Genesi. Ma sarebbe comunque folle sostenere che Dio debba essere ritenuto ripugnante solo perché Carollo lo dipinge come un maniaco sessuale che trascorrerebbe le sue giornate ad occuparsi di dove la gente infila il proprio pene.

Eppure, dopo aver passato mesi a sostenere che i reati dettati dall'odio fossero "libertà religiosa", l'evangelico cerca di accostare i mussulmani al terrorismo, in quello che pare un evidente tentativo di fomentare odio religioso.. Magari avrà ritenuto che sarebbe stato uno spreco non usare bambini morti per incitare odio religioso, ma il suo sostenere che la sua religione sarebbe migliore delle altre è un'ideologia che nella storia ha portato solo morte e distruzione. Ciononostante, scrive:



Detto da chi vorrebbe liberarsi dalle persone trans imponendo leggi che vietano il loro diritto all'esistenza, quell'ironia pare del tutto fuori luogo. E non va meglio se si contano le teste mozzate dai crociati o le donne bruciate vive dai cristiani nel corso dei secoli, dato che è facile dire che i palestinesi meritano di essere privati dal diritto di esistere perché il suo Salvini tifa per l'altra squadra.
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