Il populismo di Ciocca, il leghista che vuole andare in giro a castrare la gente


Il leghista Angelo Ciocca appare di un populismo sconcertante. Quest'oggi tenta di sostenere che basterebbe trovare notizie di atti ignobili perché sia fatto obbligo dare ragione ad un Salvini che vuol mostrare ai criminali che lo stato può essere molto più efferato di loro.
Continuando a promettere che Salvini andrà in giro a castrare tutti (quasi non bastasse il suo andare dai migranti a chiedere un riscatto), scrive:



Peccato che il problema resti uno stato che vuole raccattare voti promettendo vendette e non giustizia. Praticare castrazioni sarebbe un atto di tortura, dato che la giustizia si avrebbe imponendo pene certe o magari decidendo che chi pratica turismo sessuale possa essere indagato anche in Italia al posto di sostenere che i "reati universali" vadano riservati solo ai gay che hanno figli contro il volere di Pillon.
È un po' come la Montaruli: nessuno chiede che le siano tagliate le mani dopo la condanna definitiva per peculato, ma magari si auspicherebbe non venga messa a capo della vigilanza Rai mentre le viene garantito uno stipendio da decine di migliaia di euro al mese.
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