Le molestie degli adinolfiniani alle nozze di Emanuele e Maura


Dopo il pastore evangelico Luigi Carollo, anche l'adinolfiniamo Mirko De Carli ha sentito il bisogno di insultare una donna trans che ha sposato un uomo trans. In quel loro campare di discriminazione, ormai non gli va bene neppure che un uomo sposi una donna.

Se pare cosa nota che Mirko De Carli si batta affinché alle donne trans venga negato il diritto di esistere, pare molto squallido sostenga che sarebbe cosa buona e giusta opporsi al benessere psicofisico delle sue vittime perché lui si è inventato che le transizione di genere sarebbe "violenza fisica e mentale". E pazienza se la scienza e la testimonianza di quelle persone dica altro.



Quindi ci faccia capire. Loro costringono numerose donne transessuali alla prostituzione, elogiando chi non le assume per pregiudizio, e poi cercano di istigare odio inventandosi sarebbero "ricchi egotici che pensano che i desideri siano automaticamente diritti".

Se De Carli pare avvezzo a ripetere a pappagallo la peggior propaganda delle lobby integraliste, non pare così difficile comprendere che riconoscere l'identità di una persona non è "capriccio".
Inoltre non è chiaro perché De Carli si senta nel diritto di rompere le scatole agli altri, urlando che a lui non sta bene cone vivano le loro vite. Se Adinolfi diceva che lui non si vaccinava perché il corpo era suo e lui aveva deciso di renderlo pericoloso per gli altri, contro gli altri ribadisce che il corpo è loro ma vogliono decidere gli adinolfiniani.
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