L'evangelico Carollo attacca Marco Cappato. Un motivo in più per votarlo con convinzione


All'interno della sua incessante attività di propaganda partitica, il pastore evangelico Luigi Carollo invita "i fratelli lombardi" a non votare Marco Cappato perché da lui ritenuto non omofobo, sostenitore dei diritti dei malati terminali e rispettoso del diritto di scelta delle donne.
A questo punto, forse Galliani dovrebbe valutare se querelarlo per diffamazione dato che la proprietà transitiva ci porterebbe a ritenere che il pastore modenese lo dipinga con un uomo che odia i gay, cerca di infliggere torture i malati terminali, assicura un business alle mafie e vuole usare la forza per costringere le donne a rinunciare ai loro diritti costituzionali:



E prima che il pastore dica che la possibile elezione di Galiani sia frutto delle sue preghiere, andrebbe ricordato che le lezioni non si terranno in tutta la Lombardia, ma solo nella circoscrizione di Monza. È infatti nella città brianzola che Berlusconi venne eletto con la maggioranza dei voti principalmente perché aveva portato la squadra del Monza in Serie A. Galiani è l'attuale presidente della squadra.
Per quanto assurdo, più che il programma rischiano di contare i motivi calcistici. Ma il discorso di Carollo spiega molto bene perché chi crede che Dio non malvagio, così come lui pare sostenere, abbia ogni motivo di votare cappato e chi difende la libertà personali.

E se il pastore invitava a credere ad una Meloni che prometteva l'abolizione delle accise, è con l'unico fine di offendere e denigrare chi non la pansa come lui che ribattezza il M5S in "M5Favole" prima di parlare di un imprecisato partito chiamato "La sinistra".
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